SABATO 10 AGOSTO CASA - LIONE 450 KM
Quest'anno abbiamo deciso di tornare a fare i nostri viaggi itineranti che tanto amiamo.
Abbiamo pensato alla Francia impostando due tappe. Tutto il resto vogliamo deciderlo al momento.
Una delle due tappe prevede di arrivare all'Oceano Atlantico.
Sarebbe il mio primo viaggio così lungo ed impegnativo con la mia moto quindi non prenotiamo nulla nel caso non dovessi farcela.
Sono molto agitata anche perchè ho avuto un anno difficile e ho un problema al braccio dovuto forse allo stress
Risolvo la cosa prima di partire con dei trattamenti olistici e pensando di mettere le manopole slim alla moto
La settimana prima della partenza porto quindi la mia 883 dal meccanico per un controllo e per il cambio delle manopole.
Due giorni prima della partenza vado a ritirarla. E' parcheggiata fuori, bellissima, fiammante.... con le stesse manopole di sempre..... " Scusa ma le manopole ? "
" Perchè dovevamo cambiare le manopole ? "
Rubano le manopole da un altro ordine e via.... manopole slim messe.
So che in questo racconto si è già detto molte volte manopole.... ma quando parto mi accorgo subito che con le manopole slim la mia vita è già cambiata.
Venerdì preparo la moto. Con le nostre nuove borse è un attimo!
Controllo i documenti nel portadocumenti.... documenti non pervenuti.
Cerco ovunque.... nulla spariti. Mi viene l'idea. Il mese prima avevo fatto la revisione.
Chiamo il meccanico che con un rapido controllo trova i miei documenti... magari chissà di fianco alle mie manopole che mai avevano ordinato... così ho detto ancora la parola manopole.
Tutto è bene quel che finisce bene.
Sabato pronti a partire. Animali sistemati... via.
Partiamo in direzione Torino. Quest'anno ho fatto il passaggio a vegana, perciò il cibarsi potrebbe essere più complicato.
Al primo autogrill però hanno delle focaccine senza glutine con solo pomodorini. Chiedo quelle. Panico. Nessuno le aveva mai ordinate. Sono surgelate e non sanno come farle, non c'è il prezzo nel gestionale e non sanno come farmi lo scontrino.
Quindi mentre Ricky si mangia il suo bel toast, constatando che ho bloccato tutto il bar e ci guardano tutti malissimo....io aspetto paziente.
Dopo mille telefonate con il mega direttore generale delle focaccine vegane senza glutine, ce la fanno e posso pranzare. Sarà stata l'attesa ma la trovo deliziosa.
Ripartiamo e dopo qualche tappa negli autogrill in val di susa ( IO AMO GLI AUTOGRILL ) arriviamo finalmente al traforo del Frejus
Ricky ci era stato da poco per una gara di CrossFit a Lione perciò mi spiega come devo affrontare il tunnel.
Paghiamo il biglietto, circa 36 euro. Dentro bisogna mantenere un massimo di 70 all'ora e una distanza di 150 m tra un mezzo e l'altro.
Il tunnel è lungo circa 13 km e attraversa le Alpi Cozie.
Quando usciamo siamo in Francia e mi commuovo subito.
Dopodichè iniziamo a pagare le autostrade. I primi caselli ci creano subito complicazioni.
La mia carta salvata sul telefono si attiva solo con il codice, quindi dalla volta successiva mi tengo la carta di credito in tasca.
Il giubbotto di Ricky pare avere un effetto smagnetizzante e un paio di volte non gli viene accettato il ticket.
La prima volta non lo aspetto e dopo dieci minuti in strada mi preoccupo perchè non lo vedo dietro di me.
Mi sale l'ansia, le auto mi suonano, provo a fermarmi e telefonargli, nulla.
Quando lo vedo arrivare sono felicissima. Ci fermiamo in un'area di sosta e mi racconta che ha dovuto chiamare l'assistenza e che con il suo francese ha risolto la cosa.
Cazzo se succede a me cosa gli dico??
Così stabiliamo di aspettarci ad ogni casello.
Arriviamo a Lione verso le 20 e ci fermiamo vicino all'autostrada pensando sia la tecnica giusta per partire più veloci la mattina dopo.
Ci fermiamo al Brit Hotel Dardilly
E' molto carino, con stanza pulita ma minuscola e colazione inclusa, spendiamo circa 80€
Non poco ma troppo stanchi come sempre per cercare altro.
Alle 21.30 andiamo a mangiare una pizza di fronte all'albergo. Ancora una volta il nostro incontro con i francesi non è piacevole. " Abbiamo terminato il servizio mi dispiace non possiamo servirvi "
Intorno il nulla. Di riprendere le moto non se ne parla... siamo già in ciabatte.
La nostra prima cena in Francia, patatine del distributore automatico.... però il bar è aperto e ci fa due mega birre.
DOMENICA 11 AGOSTO LIONE - BORDEAUX. 541 KM
Colazione in Hotel abbastanza ricca con latte vegetale disponibile e pane integrale.
Prepariamo le borse, le attacchiamo alle moto e partiamo.
Stabiliamo una nuova regola per il viaggio. Per uscire dalle città metto io il navigatore. Appena entriamo in autostrada pausa al primo autogrill così tolgo il telefono e seguiamo le indicazione per Bordeaux.
Nonostante sia un viaggio SUL SOLE resisto e non mi sento neanche tanto stanca. Le autostrade sono molto belle, attraversiamo paesaggi stupendi, non ci sono auto in giro e non troviamo mai traffico.
Ma quando ci fermiamo alle aree di servizio troviamo il mondo. Decidiamo che i francesi passano le vacanze agli autogrill. Per le moto ci sono tre parcheggi scarsi. Trovarli è sempre un pò complicato per il numero di auto presenti.
Comprendiamo un pochino le vacanze agli autogrill dopo averne visti tre. Bellissimi!
Pieni di negozi, ristoranti, caffetterie, gonfiabili per bambini, aree cani, aree pic nic, food truck... incredibile.
Ne vediamo parecchi perchè per sopravvivere a questo tratto di strada dobbiamo fermarci a bere in continuazione. Il caldo è atroce, da non respirare nel casco.
In un truck prendo il tacos vegano.
E come temevo arriva anche per me il momento dove devo parlare con l'assistenza clienti del casello. Non mi esce il ticket quindi nel panico, non sapendo cosa dire suono. Per fortuna nel momento in cui una voce mi dice BLA BLU BE BA BU.... la macchinetta decide di farmi uscire il ticket e io rispondo ad alta voce APPOST
Altra regola del viaggio, a mezz'ora dall'arrivo alla tappa prenotiamo su booking l'hotel.
Il giorno prima infatti se l'avessimo fatto avremmo pagato meno la stanza.
Avevo già scelto da casa una catena di Hotel che si chiama F1
Hotel con stanze minuscole a basso prezzo. Ne scegliamo ancora uno vicino all'autostrada. Sbagliando, di nuovo.
Arriviamo all' Hotel f1 Villa Arena in serata
Il prezzo delle camere è basissimo... si , se non prendi NIENTE.
Non forniscono neanche gli asciugamani.
Per non fare proprio i barboni totali scegliamo bagno in camera e prima colazione. Spendiamo 72€
Troppo. La stanza è talmente piccola che ridiamo con le lacrime agli occhi quando ci sediamo sul water con le ginocchia praticamente attaccate al lavandino... minuscolo per altro.
La parete della stanza è però molto bella con stampati dei cartelloni pubblicitari di città del mondo.
Ricky scende a prendere dell'acqua dalla macchinetta. Abbiamo una sete pazzesca. La sua bottiglietta si incastra e blocca tutto il meccanismo. Sale bestemmiando con due bicchieri di succo di frutta che la ragazza in reception gli ha offerto.
Intorno a noi il nulla. I pochi locali che abbiamo visto passando sono chiusi. Decidiamo di riprendere le moto.
Siamo però contenti della scelta perchè saliamo sul ponte che attraversa il fiume Garonna, le luci del tramonto rendono tutto più suggestivo e in giro non c'e nessuno.
Ovviamente sbaglio le strade perchè ho il problema che fatico a capire il navigatore, ma quando ci riesco passiamo in un tunnel sotto il fiume e ci fermiamo in un grande mercato coperto pieno di ristornati
Siamo felicissimi. Non ci serve ne ci interessa visitare la città. Abbiamo fatto mille kilometri in due giorni, siamo fieri di noi ed entusiasti di essere stati sulla strada. E ora abbiamo una scelta di ristornati e birre enorme davanti a noi.
Ovviamente io mangio cinese e Ricky un Hamburger.
In albergo ci addormentiamo subito. La mattina dopo ci aspetta l'Oceano Atlantico
LUNEDì 12 AGOSTO BORDEAUX - DUNE DI PILAT - TOLOSA 67 KM + 292 KM
Colazione in uno spazio piccolissimo e con il minimo necessario. Latte vegetale a disposizione ma pane ammuffito. Però a sorpresa ridanno a Ricky l'euro rubato ieri dalla mcchinetta
Partiamo in direzione Oceano. C'è parecchio traffico ma le moto possono stare tra le auto che si spostano al nostro passaggio.
Quando vedo le dune in lontananza non posso crederci. Sono enormi, e io sono li con la mia moto
Lasciamo le moto nel parcheggio a pagamento e a piedi percorriamo il parco ben tenuto, con passerelle in legno, negozi di souvenir e bar , tutto in legno in armonia con la natura circostante.
Per salire sulle dune c'è una scala... si possono anche salire a piedi ma non ne capisco il divertimento!
C'è molta gente ma in cima lo spazio è talmente ampio che le persone le dimentichiamo. Ci togliamo le scarpe, sentiamo la morbidezza e la freschezza della sabbia e felicissimi ammiriamo l'oceano sotto di noi.
Scendo un pò quasi convinta ad arrivare al mare, ma Ricky mi fa desistere facendomi notare una ragazza che risale la duna arrancando in ginocchio.
Restiamo quindi fermi a guardare l'orizzonte.
Quando arriva il momento di rimetterci in viaggio scendiamo restando sulla sabbia ed è molto divertente.
Acquistiamo delle costosissime calamite e risaliamo in moto.
Alla sbarra d'uscita inserire il ticket del parcheggio sembra impossibile per tutti. Anche io ci metto un pò, ma almeno non corre in mio aiuto nessuno.
Comunque in Francia hanno problemi con la vidimazione dei biglietti!
Quando torniamo in strada la coda dall'altra parte per arrivare alle dune è interminabile.
Non decidiamo subito la prossima tappa, la sceglieremo in base alla stanchezza.
Di nuovo mi tocca affrontare l'omino del casello dato che non mi esce il biglietto e la sbarra non si apre.
Questa volta devo parlare... la frase che pronuncio è la seguente " Bonjour, please don't esc the ticket "
Dall'altra parte sento solo " Le Ticket ?? "
SI CAZZO!!!!
Finalmente esce e riparto. A mia discolpa non era uscito neanche al motociclista davanti a Ricky.
Comunque, sarà stata la camminata sulle dune, ma la stanchezza si fa sentire subito così decidiamo che la nostra prossima tappa sarà Tolosa.
Ci fermiamo in una mega area di servizio dove c'è una zona tutta con cibo vegano, ci prendiamo da mangiare e scegliamo dove dormire su booking. Tiro fuori la carta di credito e pago.
Questa volta non faremo più lo stesso errore. Cerchiamo qualcosa in centro. Allo stesso prezzo delle stanze precedenti, troviamo un albergo in pieno centro.
Al casello d'uscita devo pagare.... metto la mano in tasca per prendere la carta.... non c'è.
Visualizzo subito la scena di me che pago l'albergo seduta in un tavolo di un'area di servizio e mi viene da piangere. Pago con il telefono mettendoci un pò e appena si alza la sbarra mi fermo all'area sosta dei camion... convinta che Ricky mi abbia vista.
La carta di credito è nel portafoglio! Tiro un sospiro di sollievo mentre sento il rombo di Ricky andare via dritto.... corro a lato dell'area sbracciandomi. Mi vede. Si Spaventa.... entra nella zona camion con una manovra da ritiro patente.
Con via i caschi chiariamo la situazione... tutto è bene quel che finisce bene...
Quando arriviamo c'è un gran traffico ma la città ci piace. Confondo il nome dell'Hotel con quello della piazza quindi entriamo comunicando la nostra prenotazione... ma non trovano nulla. Siamo prenotati nella struttura dall'altro lato della strada.
Niente di male lasciamo li le moto davanti ad un pub irlandese e andiamo in quello giusto.
L'Hotel Ours Blanc è un pò vecchio ma decisamente migliore degli altri. Camera molto grande, bagno enorme e posizione centrale.
Riusciamo anche a farci un riposino.
Visitiamo la città anche se Ricky vuole solo andare a bere. Mi basta la piazza principale, la cattedrale e cercare un posto carino dove bere una birra fresca, ma ad un certo punto sembra tutto lontanissimo anche a me ed inizio a ridere perchè lui inizia ad innervosirsi e dice la sua solita frase " AVEVAMO UN SACCO DI LOCALI SOTTO L'ALBERGO !!!!!!"
Così arrivati alla cattedrale torniamo indietro passando da una via laterale e in un attimo siamo sul viale del nostro albergo. Andiamo a bere nel pub dove abbiamo parcheggiato le moto e siamo felicissimi.
Ceniamo poi in un fast food messicano che ha tacos vegani e prendiamo il dolce da mangiarci in stanza in un supermercato, dove trovo uno scaffalino solo di dolcini vegani.
Andiamo a letto consapevoli che nel prossimo viaggio, anche nelle tappe minori, l'albergo va preso in centro!
MARTEDì 13 AGOSTO TOLOSA - MARTIGUES 372 KM
Colazione un pò scarsa e partiamo. Attraversiamo la città costeggiando canali con barconi stile olanda, passiamo dalla stazione e tutto è molto vivace ci piace.
Oggi abbiamo una prima tappa, l'Harley Davidson Montpellier
La raggiungiamo facilmente e già dalla strada sembra molto figa.
Dentro ha un barber shop e un bar, dove ci beviamo due birrette.
Curiosiamo tra i vari gadget e vestiti, mi compro una canotta e poi ripartiamo.
C'è un burger king quindi, sapendo che hanno i nuggets vegani ci fermiamo.
Con grande sorpresa scopro che il menù veggie in Francia è molto più vasto del nostro, quindi presa dall'emozione ordino un'insalata greca.
Mi rendo subito conto che la feta e il formaggio fritto non sono vegani. Amen, me lo mangio lo stesso perchè non amo buttare via il cibo.
Ripartiamo, ho il navigatore, quindi solita regola. Appena entriamo in autostrada ci fermiamo all'area di sosta per toglierlo.
Peccato che Ricky non veda l'area di servizio e tiri dritto. Nel frattempo mi accade qualcosa. Mi sale un senso di nausea e inizio a sudare..... un anno senza latticini.... temo di aver raggiunto una sorta d'intolleranza.
Mi sento male, riesco ad affiancarmi a Ricky, a gesti gli dico che devo togliere il telefono dal manubrio e fermarmi.
Mi fa ok.... non vede l'area di sosta successiva. Inizia a girarmi la testa. Rallento il più possibile. Lui si preoccupa e si ferma alla prima area.
Mi bagno polsi e testa mentre lui cerca di prendermi una coca cola alla macchinetta.
Sento solo bestemmie. E' ufficiale, in Francia abbiamo problemi con i caselli e con le macchinette automatiche.
Rinuncio alla mia coca, ce la posso fare. Riprendiamo la moto. L'area di servizio successiva è lontanissima. mi viene da piangere. Ma quando arriviamo la coca cola mi salva la vita e mi rendo conto solo dopo che dentro c'è un ristorante anni 50 fighissimo con una statua di Elvis a grandezza naturale.
Arriviamo sani e salvi a Martigues. Per raggiungere la stanza che avevamo prenotato da casa su air bnb passiamo in una strada piena di auto e con un parcheggio strapieno.
Capiamo solo al nostro arrivo che siamo sulla spiaggia più famosa della zona, la plage du verdon, per la miriade di omini dentro l'acqua che schiamazzano fastidiosamente.
Quando entriamo nella nostra stanza vista mare però ci rilassiamo subito. possiamo lasciare giù le moto per due giorni e goderci il mare.
Il Monolocale Vista Mare ha tutto quello che può servire, dal dentifricio, al caffè fino alle spugne per la spiaggia e l'ombrellone. Il balconcino è uno spettacolo. I propietari adorabili
Andiamo subito al supermercato per cenare e pranzare sempre qui. Ci dicono che è vicino.... ma non lo è molto, però fattibile a piedi.
La zona è molto carina e vedo subito una discesa a mare sugli scogli che apprezzo di gran lunga rispetto alla spiaggia affollata.
Dopo la spesa ci piazziamo infatti li e ci tuffiamo.
Bellissimo, acqua limpidissima. Mi pento di non aver portato maschera e macchina subacquea.
La sera ceniamo in terrazza e poi scendiamo in spiaggia dove ci sono molti ristoranti e gelaterie.
La situazione però non ci piace tantissimo. Abbiamo già parlato del cattivo rapporto che abbiamo con i marocchini e la loro igiene. Ecco... c'erano solo marocchini.
Andiamo allora dal lato opposto sulla scogliera a goderci la luna e il silenzio.
La stanchezza ci fa poi addormentare una volta in stanza.... mentre in spiaggia i nostri amici continuano a festeggiare, mangiare e fare il bagno tutta la notte!!!
MERCOLEDì 14 AGOSTO MARTIGUES
Mi sveglio verso le 7 per vedere la spiaggia senza nessuno. E' bellissima.
Torno a dormire e quando ci svegliamo sono già arrivate parecchie persone, ma mai quanto ieri.
Colazione vista mare e poi approfittiamo della spiaggia abbastanza libera
Ci mettiamo però di lato. Il posto è indubbiamente bello... ma qualcosa non ci convince.
Il mare è bellissimo ma intorno ci resta addosso una sensazione di poca igiene.
Quindi dopo un bagnetto scegliamo di farci una passeggiata fino al porto dove scopriamo localini e pizzerie molto carini.
Pranziamo sul balcone, facciamo un riposino e poi scegliamo di fare una camminata fino al faro dalla parte opposta.
Qui ci piace molto, silenzio, natura, poche persone. Scopriamo una baia meravigliosa dietro al faro. non ci sembra vero. Pochissime persone, anche se non manca la famiglia francese super attrezzata con mille bambini... si perchè i francesi hanno un sacco di figli.
Nonostante questo ci piazziamo sulla spiaggia ed entriamo in acqua felici. L'acqua ci arriva alle caviglie.... ovunque. bisogna camminare parecchio per raggiungere l'acqua alta, ma sotto è pieno di sassi appuntiti. Io rido tantissimo, sopporto e dico a Ricky di fare la stellina e non pensarci.
Lui resiste per farmi piacere poi se ne esce con il suo " a me sto posto fa cagare "
Fine della gita, ce ne torniamo sul nostro scoglio vicino a casa e siamo felici.
Questa volta vengo però infastidita io da una famiglia francese che si mette a pescare dei poveri pesci piccolissimi. Poi il padre pesca un aguglia meravigliosa e ci fa mille foto. Quando la ributta in acqua ormai è troppo tardi. Dopo parecchi minuti sembra riprendersi e la lascano al suo destino. Io però non riesco più a stare li a guardare come nel 2024 ci sia ancora chi si diverte facendo soffrire esseri viventi e torniamo in stanza.
La sera ceniamo in una pizzeria vicino al porto e passeggiamo vicino agli scogli
La nostra vacanzina sta finendo ma ci sta piacendo un sacco.
GIOVEDì 15 AGOSTO MARTIGUES - SANTO STEFANO AL MARE 286 KM
La mattina il mare è mosso e ci sono in acqua i surfisti.
Mi fermo a guardarli e partiamo presto, salutiamo gli adorabili proprietari e iniziamo l'autostrada sulla costa Azzurra.
Bellissima. Gli autogrill sono vista mare e quello a Montecarlo ha addirittura una terrazza sul mare con tavolini per mangiare.
La nostra tappa sarà Santo Stefano al Mare dove dormiremo a casa del nostro amico Alessandro, il quale ci avvisa che la mattina c'è stata una tempesta pazzesca e il tempo non promette bene.
Per fortuna quando arriviamo il peggio è passato, c'è il sole e loro ci aspettano appena fuori da una piccola galleria facendoci un video che amo tantissimo.
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