martedì 15 agosto 2017

Due cuori due moto, le prime gite...

Anche quest'anno niente viaggio, ma avere due moto ci invoglia a fare più giri.
Ci piace molto la domenica mattina decidere dove andare a mangiare toast e birretta.
Stresa
Così scopriamo che a Stresa c'è il bar Gigi, che a Sesto calende ci sono posticini caratteristici sul Ticino, che sul lago di Comabbio,
Sesto Calende
al ristorante Due Cigni, fanno ottimi toast.
Torniamo ad Arona al Retrò, che fa ottimi Hamburger e Fish and Chips.
Per arrivarci passiamo da Castelletto ticino, dove affronto il primo traffico vero delle auto in fila, infilandomi più che posso, con l'ansia dei motociclisti provetti che mi stanno al culo.
Abbiate pazienza, che fretta!
A Stresa proviamo il LOV , che oltre ad avere una vista lago spettacolare, una spiaggia privata, ottimi toast... ha il miniglof !!! Dove confermo la mia superiorità negli sport inutili battendo Ricky a mani basse.
Angera
Sempre a Stresa, ci capita un giorno di andare ospiti a pranzo da un nostro amico che alloggia all'Hotel La Palma.
Corgeno
Mangiamo allo Sky Bar, sulla terrazza dell'Hotel, vista lago. Spettacolare.
Tra i benestanti che popolano la sala, ci siamo anche noi, coi nostri Gilet pieni di Patch, catene e tutto il corredo da Biker,
Ad Angera mangiamo il consueto toast in un chioschetto delizioso sotto un gazebo d'edera piacevolissimo e proviamo anche l'aperitivo all'Apino Street Bar che promuoviamo assolutamente.
Ovviamente saliamo fino alla Rocca per impratichirmi sempre di più,
Le curve sono ancora impegantive.
Sacro Monte
In una gita al Sacro Monte, dove, alla baita vicino al parcheggio aspettiamo più di un ora per due
Sky Bar Stresa
toast...bocciatissimi... al ritorno, in discesa, i tornanti sono cosi difficili per me che decido di accostare per fare una pausa foto. L'auto dietro di me si avvicina, si ferma, tira giù il finestrino e mi dice " Stai andando benissimo stai tranquilla !!! "
Insomma, come sempre in ogni situazione, ho outfit perfetti che fanno credere... quella lì ci sa fare sicuramente... poi..... mi vedono!
Un pò come nella mia prima gita in compagnia degli amici Harleysti di Ricky,  dove è evidente che quando si accendono le moto, la mia ha qualcosa di diverso, un rumorino stile phone per i capelli , insomma.
Laveno
Però, come già detto, le voglio bene e lei va dritta per la sua strada, passando per il lago di Comabbio, di Monate, per Ispra, Cerro fino ad arrivare a Laveno, dove pranziamo all'Old Kopi Club
Il nostro bar preferito però resta Il Molo a Ranco, che fa focacce e toast buonissimi.
E la cosa che amiamo di più è che qui i posti sono tutti così vicini, che nel primo pomeriggio riusciamo ad essere già a casa per la nostra Nina
Decidiamo però di fare un giro lungo per testare la mia resistenza.
Meta Lago d'Orta
Partiamo la mattina in direzione Laveno, dove ci imbarchiamo sul traghetto.
Ho fatto questa cosa mille volte con Ricky e prima col mio papà e sentire l'accensione delle moto all'arrivo, vederle scendere una dietro l'altra, è sempre stata per me un'emozione grandissima,
Milano
Poterlo fare con la mia moto non ha prezzo. Vederla impettita sulla punta della barca con il lago che le passa sotto è bellissimo.
Sbarchiamo a Stresa, proseguiamo per Gravellona toce fino ad arrivare ad Omegna.
Da li costeggiamo tutto il lago d'Orta per arrivare ad Orta San Giulio.
Le moto vanno lasciate in un parcheggione sopra il paese e si prosegue poi a piedi nelle viette piene di negozietti e ristorantini.
Sono stanca, mi fanno male le braccia ma sono felice di essere arrivata fino li.
Ricky è, come sempre, molto fiero di me.
Siamo affamati e ci ispira il Cafè des Arts.
Consigliatissimo. Come sempre ci siamo mangiati un toast, non posso fare la recensione gastronomica, ma il contesto è splendido.
Per non farci mancare nulla prendiamo la barca per l'isola di San Giulio e passeggiamo per le vie del Silenzio e della Meditazione.
Molto suggestivo.
Lago d'Orta
Torniamo dalle nostre moto e scegliamo d tornare a casa senza prendere il traghetto passando per Baveno, con pausa foto delle moto con dietro l'Isola Pescatori, Stresa, Belgirate, Lesa, Meina,fino ad arrivare ad Arona, dove ho bisogno una pausa gelato per rilassare le braccia.
Tornati a casa sono veramente stanca ma, assolutamente convinta, che aver preso una moto facile, leggera e maneggevole, è stata la scelta migliore per prepararmi in futuro...se mai accadrà...ad una vera Harley.

Sara e Ricky




sabato 5 agosto 2017

Vetta Sighignola - Lavena Ponte Tresa

Per festeggiare il compleanno, la mia mamma decide di fare una gita in moto noi quattro.
Loro con il T Max, noi solo con l'Harley di Ricky.
L'itinaerario lo sceglie mio padre.
Considerato che l'utlima volta siamo arrivati ad un ghiacciaio quasi completamente congelati, non partiamo molto tranquilli.
Ci troviamo a Luino e partiamo direzione Lugano, passando per Ponte Tresa.
Costeggiando tutto il lago di Lugano arriviamo a Porlezza, un paesino molto carino sul lago, e proseguiamo fino su a Lanzo d'Intelvi.
Dopo qualche tornante, nella frescura di montagna, si arriva al “Balcone d’Italia”, una terrazza posta a 1302 metri d’altezza sul Monte Sighignola.
Vetta Sighignola
Da qui si può ammirare tutto il lago di Lugano e il Monte Rosa, il panorama è mozzafiato.
Dopo le foto di rito e un bel crodino, scendiamo verso Arogno, e costeggiamo ancora una volta il lago passando da Serpiano, Porto Ceresio, Brusimpiano, fino ad arrivare a Lavena Ponte Tresa.
Lavena Ponte Tresa
Qui parcheggiamo le moto e pranziamo al Ristorante dal Pescatore.
Ci troviamo benissimo e la mamma è contenta.
Con la pance piene facciamo una piccola passeggiata romantica, ci dirigiamo verso le moto e ce ne torniamo ognuno a casa propria, soddisfatti della giornata

Sara Ricky

sabato 1 luglio 2017

Harley Days Lugano

Oggi si va ad un raduno che pare fighissimo.
Ci vestiamo da Harleysti, saliamo in sella della moto di Ricky e partiamo in direzione Lugano.
Dopo Ponte Tresa, superata la dogana, ci fermiamo a fare benizna, e già si respira l'atmosfera del raduno.
Harley Davidson ovunque.
Arrivati a destinazione ci accorgiamo che la città è stata trasformata in un vero e proprio Harley Village.
Bancarelle, street food, area concerti, area biliardo e biliardino, moto ovunque.... una commozione.
Non so sinceramente se qualsiasi altro genere di motociclista sarebbe capace di creare una situazione simile.
Siamo felicissimi ed emozionati.
Compriamo qualche gadget, pranziamo da Mc Donald, perchè le file negli stand sono troppo lunghe e poi prendiamo la moto pronti per la parata.
Ci piazziamo al punto di partenza e ammiriamo i simpatici motociclisti, rendendoci conto quanto, alla fine, questi barbuti tatuati, siano dei bonaccioni che salutano i bambini, mangiano gelato e raccontano delle loro gite e partite a carte.
Quando però si accendono i motori mi scende una lacrima.
E' bellissimo.
Tutti sono in strada a fare video, foto, salutarci.
Insomma, lo ripeto, non so quale altro raduno possa tirare fuori così tanta gioia.
Il giro è lungo, 32 chilometri  passando da Carona, Vico-Morcote, Morcote, Figino, Muzzano, Sorengo per poi tornare a Lugano.
Ci sono donne motocicliste, famiglie con sidecar e cagnolini al seguito, papà con figli piccoli, fidanzati giovani con piccole 883, coppie anziane, gruppi di amici.
E' un giro stupendo e torniamo al Village molto soddisfatti.
Ci facciamo una passeggiata sul lungo lago in mezzo a tantissima gente e torniamo a considerare che forse, prima o poi, dovrò avere una Harley tutta mia.

Sara e Ricky

martedì 2 maggio 2017

Una moto per la Gigi

Quest'anno ho compiuto 40 anni.
Il mio obiettivo era quello di potermi finalmente comprare una moto.
L'ultima che ho avuto era un'Aprilia Red Rose a 16 anni.
Ho fatto in seguito la patente, ma , vivendo a Milano, ho sempre avuto solo scooter.
Qui volevo finalmente realizzare il mio sogno di viaggiare non più dietro Ricky ma di fianco.
Avevo pianificato tutto.
Avrei partecipato ad un evento CrossFit, organizzato dal socio di mio marito, con uno stand dove potevo vendere i miei Bijoux a tema, per poter mettere una piccola cifra e rateizzare il resto con la carta di credito.
Ebbene si... sono una 40 enne "precaria "
Nessuna banca mi darebbe mai un prestito.
Le vendite vanno bene.
Sono felice.
Ovviamente non posso permettermi un Harley, ne una Mash come avevo pensato.... ma la fortuna è sempre dalla mia parte.
Sul sito del nostro meccanico http://www.motormania.org/  vedo una moto del valore che potevo permettermi, modello custom, nero opaco, con borse laterli in pelle borchiate.
E' una Keeway Blackster 250.
E' la mia moto.... diventa LA MIA MOTO pochi giorni dopo.
Ovviamente ha un problema al serbatoio, che ritarda di molto la consegna.
Il giorno che finalmente vado a rititrala sono agitatissima.
Ma il mio Ricky è con me.
Parto e mi accorgo che non ho mai scordato come si guida una moto.

Basta, da quel momento inziamo dei piccoli giri intorno al lago di varese e le prove della strada che dovrò fare per andare al lavoro.
Il giorno che mi sento pronta, zaino in spalla....vado al Campus, a Varese, sola.
Arrivo sana e salva felicissima.
Dopo una giornata in acqua con i miei bambini esco e lei è li, nel parcheggio, che mi aspetta.
E via verso casa.... o almeno verso il primo semaforo.
Dove la moto si spegne.
Riesco a riaccenderla.
La moto va a strattoni. Al secondo semaforo si spegne di nuovo.
E cosi vivo l'emozione di spingere la mia moto nuova fino al benzinaio, per fortuna abbastanza vicino.
Provo a fare benzina nonostante la spia della riserva non lampeggi.
La moto riparte e mi riporta a casa.
La porto subito a controllare e mi comunicano che la spia della riserva non funziona, perchè il galleggiante è da sostituire.
Essendo una moto particolare, non molto conosciuta, ci vogliono mesi prima che il pezzo arrivi.
Ma nel frattempo non mi perdo d'animo e inizio a viaggiare a fianco del mio Ricky.
Uomo assai paziente perchè sono lenta come una lumaca.... ma giriamo tanto e divento sempre più agile.
Arona, Stresa, Luino, Lago di Monate, Milano.... insomma, il suo rombo non è certo quello di un Harley e so benissimo che sarà una moto di passaggio, per impratichirmi, ma le voglio già bene e sono fiera di noi.
Dopo mesi il galleggiante arriva.
La porto a sistemare.
Quando vado a ritirarla il meccanico mi dice " E' tutto a posto, galleggiante sostituito... c'è solo un piccolo problema alla spia della riserva. Adesso rimane sempre accesa "
E' LA MIA MOTO.

Sara