domenica 1 settembre 2013

Il duro processo dei cambiamenti

MIO ZIO HA UN HARLEY..... IL TUO ?



Settembre 2013 / Marzo 2014

A volte la vita ti porta a prendere decisioni difficili, scelte importanti, a lasciare posti sicuri, vecchi amici e vendere la casa in un periodo immobiliare completamente sbagliato.
Tutto questo ci è capitato in pochi mesi, ma con la consapevolezza che era quello che desideravamo veramente.
Stanco dei mille lavori che non lo portavano ad una soddisfazione personale, Ricky ha accettato in modo entusiasta la proposta del suo amico Carlo ad aprire un box di CrossFit a Varese 
Stanca della vita di città ( ma non della mia amata Milano...preciso ) e desiderosa di svegliarmi la mattina e scendere ad accudire un orto tutto mio..... ho accettato la proposta che la vita ci faceva, di lasciare tutto e trasferirci a Varese.


La nascita di CrossFit Varese


E' iniziato così un periodo della nostra vita veramente difficile, fatto di:
avanti e indietro da Varese  in cerca della casa perfetta, avanti e indietro da Varese per andare a lavorare al box, licenziamenti da lavori che Ricky detestava e da lavori che amava e con contratti sicuri, discussioni con agenti immobiliari incompetenti e falsi, discussioni coniugali su come gestire le varie situazioni, decisioni di mandare a quel paese agenti immobiliari e vendere la casa per conto nostro, confronti verbali con parenti e amici che guardandoci come se fossimo pazzi tentavano di farci cambiare idea, trattativa vendita casa di Milano....venduta senza agenti immobiliari e da liberare entro due mesi, trattativa acquisto nuova casa per mezzo di agente immobiliare che ci illude di poter chiudere ad un prezzo da favola.... proposta rigettata!, ricerca di una nuova casa da acquistare,  trattativa acquisto nuova, nuova casa ( la più bella tra quelle visitate ), senza intermediazione di agenti immobiliari....andata a buon fine, raccolta scatole di media e grande dimensione dalle spazzature di Milano e hinterland, inscatolamento della nostra vita, decisione di lasciare anche il mio lavoro, ricerca di impresa edile per i lavori nella casa nuova, visite dell'imprese edili dell'acquirente della casa di Milano, supervisione lavori nuova casa, numerose gite presso Ikea, scelta della cucina, del divano, degli infissi, discussioni familiari sulla scelta della stufa a legna invece che a pellet, gite degli amici presso la nuova casa ( che ci prendevano ancora di più per pazzi trovandosi la casa isolata su una collina ), primi incontri con i nuovi vicini che mettono le mani avanti dicendo che "questo è un luogo tranquillo " ( e noi pensiamo a quando la nostra Fat Bob entrerà nel vialetto ), noleggio presso un amico del suo furgone che tentano di rubarci e al quale dobbiamo pagare i danni, settimane di avanti e indietro con il furgone pieno dei nostri scatoloni pieni della nostra vita, arresto del furgone in piena autostrada per mancanza di benzina che versiamo da una tanica in un imbuto piccolissimo lavandoci completamente, trasloco definitivo con banda di peruviani ex collaboratori Get Fit rimasti nostri amici da anni....... visione della nostra nuova casa finita, splendida, dolce, perfetta,in mezzo a piante che si stanno risvegliando con l'arrivo della primavera e consegna definitiva delle chiavi ai nuovi acquirenti che ci trasformano da Biker Milanesi a Biker Varesotti.
Saluto alla vecchia casa e alla vecchia vita, su una cinquecento miagolante di quattro gatti in quattro diversi trasportini.


100 giorni verso la nuova vita


In mezzo a tutto questo però, abbiamo anche continuato a provare a diventare ancora di pìù Harleysti.
Abbiamo iniziato così a partecipare a qualche raduno.
La Poker Run, con partenza dal castello sforzesco fino ad arrivare a Lacchiarella, attraverso diverse tappe, molto emozionante. 

Poker Run 2013

Sentire accendersi i motori di tutte quelle meravigliose Harley in pieno centro e passare davanti al Duomo di Milano mentre tutti i passanti ti fanno video e foto è un emozione fortissima e inspiegabile.
La Rosa d'Inverno, con partenza sempre dal castello e arrivo al eicma in Rho Fiera, dove abbiamo fatto l'ingresso trionfante per lasciare poi i mezzi al parcheggio riservato e visitare, ovviamente, solo la zona dei custom e lo stand dell'Harley, comprando gadget e cappellini.
La Hills Race a Rivanazzano..... dove abbiamo fatto retromarcia davanti a grossi uomini tatuati dopo avere sentito il prezzo del biglietto d'ingresso ripiegando su una delle nostre amate gite senza meta.
Le visite all'Harley Monza il sabato, dove abbiamo scoperto che motociclisti di ogni genere si incontravano per bersi una birra e per parlare di moto e tubi di scarico o provarsi costosissimi vestiti griffati Harley....
Esperienze insomma diverse, che abbiamo apprezzato e ci hanno divertito, ma che  ci hanno anche dato la conferma del nostro essere FIERAMENTE BIKER SOLITARI.


Rosa d'inverno 2013
Si perchè questi eventi mirano a fare gruppo, a voler farti sentire parte di qualcosa... ma quando scendiamo dalla nostra Fat Bob ci rendiamo conto di essere molto diversi dall'Harleysta tipo che ti squadra dalla testa ai piedi perchè non sa chi sei, non fai parte di un chapter e hai solo dei bellissimi tatuaggi.
Persino il cantante dei Dogo ( che becchiamo inspiegabilmente ovunque, dal supermercato sotto casa al ristornate sperduto nel Pavese ) ci guarda in modo interrogativo... o forse anche lui pensa...ma questi li devo incontrare ovunque????
Insomma quando in ogni raduno arriva il momento della salamella, della birra, dell'aperitivo o della premiazione della moto più bella...noi ringraziamo e andiamo avanti.
A volte il mio Ricky ha avuto critiche da amici "Harleysti da una vita " su scelte di pezzi di ricambio o su abbigliamento.... Beh la sua risposta è sempre e sempre sarà la stessa..." non credo tu possa parlare con me se non hai fatto almeno 8.000 km in tre settimane su un Harley"
Perchè quando siamo in sella noi siamo 2 cuori ed 1 moto.
Del contorno a noi non ci interessa. 


Sara

lunedì 5 agosto 2013

Summer Jamboree, Senigallia - Riviera del conero







Ormai possessori di un ' Harley, quindi senza soldi, quest'anno decidiamo per una breve vacanza.
Andiamo finalmente al famigerato festival anni 50 che si tiene ogni anno a Senigallia, il Summer Jamboree.
Trovando veramente costosi e troppo per famiglie gli hotel sul mare, scegliamo con Booking un' offerta ottima all'  Hotel Il Giglio, a Corinaldo, nell'entroterra.
Dato che ci hanno anche sempre parlato molto bene della riviera del Conero, pensiamo che tre giorni al festival possano bastare e cerchiamo quindi, sempre su booking, una nuova sistemazione per altri due giorni in quella zona.
Troviamo una camera economica e graziosa a Recanati presso  La Cascina del Poeta

5 Agosto - Corinaldo -

Sistemo magicamente i miei vestiti da pin up nelle mini valigie e mi piazzo dietro al mio cavaliere.
Siamo perfetti, tutti griffati con toppe e stivali.
Fermarsi all'autogrill ha un altro sapore e ripartire sentendo di nuovo il suo rombo mi fa venire la pelle d'oca.

Arriviamo a Corinaldo in circa sei ore di viaggio. Ormai sono una bravissima passeggera Harleysta, trattengo la pipì e soffro sempre meno il male al fondoschiena.
Subito rimango affascinata dalla vista del paese arroccato, dall'ingresso nelle mure e dalla tranquillità dell'hotel, ricavato da un vecchio convento.
Scopriamo che quella stessa sera si terrà, proprio lì, un evento del Summer Jamboree.
Fa caldissimo e non esiste l'aria condizionata. Le ragazze gentilissime ci procurano un ventilatore, ma quello che voglio è correre subito in spiaggia.

Spiaggia di Senigallia


Raggiungiamo Senigallia in circa 20 minuti.
Abituati alla Grecia, ci troviamo un attimo spaesati.
La spiaggia libera non è tenuta benissimo, siamo vicini ad un fiume che scarica nel mare e la zona più fresca vicino al bagnoasciuga è occupata da una fila di ambulanti che vendono di tutto.
Siamo però stanchi e non siamo qui per vedere posti meravigliosi, quindi ci buttiamo in acqua per rinfrescarci....se così si può dire, dato che la temperatura sarà 40 gradi!!!!
Il mare però è pulito, molto...e siamo già felicemente in vacanza.

Spiaggia di Senigallia

Dopo una giornata al sole ci facciamo un aperitivo sul lungomare in un locale trendy, con letti a baldacchino e divani sulla sabbia.
Mangiamo e beviamo spendendo una stupidata, mentre piano piano arrivano i personaggi da festival, con bananoni, salopette di jeans e foulard in testa.

La sera, mentre in camera ci vestiamo il più possibile anni 50, sentiamo i rombi delle Harley che stanno arrivando.
Nella piazzetta principale un gruppo suona musica roccabilly, le persone in giro sono bellissime, vestite a festa.
C'è chi ci crede veramente e che, penso, viva così ogni giorno della sua vita....anche se difficile da credersi...però quello che mi piace è che ci sono invece tante persone che vivono il momento come una grande festa di paese in maschera.
Sono però tutti ottimi ballerini, tanto da non potere neanche provare un passo di danza per gioco, a meno di non essere ben nascosti in un angolino.
Una serie di bellissime auto americane anni 50 è parcheggiata sotto i lampioncini appesi alle mura della città e le Harley e gli Harleysti vanno e vengono che è un piacere.

Summer Jamboree, Corinaldo
Ceniamo in un ristorante piccolo, che ha disposto tavoli e sedie lungo la via e messo a disposizione parrucchiere e truccatrici per i clienti.
Mangiamo benissimo spendendo veramente poco.
 Un gruppo suona musica italiana anni 50. Si chiamano Burro e Salvia, sono bravissimi e sembrano usciti da un film....in realtà, guardandosi intorno, in mezzo a bambini, anziani e camerieri tutti perfettamente vestititi a tema, sembra proprio di essere tornati indietro nel tempo.
Passiamo una bellissima serata rientrando quasi alle due....cosa assai rara per le nostre vacanze!

6 Agosto - Senigallia -

La mattina fare colazione nel chiostro, al silenzio, è stupendo.
E' assolutamente un Hotel che consiglio, anche se il problema dell'aria condizionata non è da sottovalutare.
I gestori specificano che è un estate particolarmente calda e che, di solito, le mura così spesse mantengono fresco l'ambiente.
Una coppia però decide di andarsene, dopo una notte insonne.
Noi, con il nostro bel ventilatore, abbiamo dormito come angioletti.
Torniamo a Senigallia e scegliamo una spiaggia libera vicino al  Mascalzone, dove, nel pomeriggio, un dj mette Rock'n Roll e personaggi, con addirittura costumi da bagno anni 50, ballano sotto il sole cocente come pazzi.
Bellissimi da vedere.
Per la strada auto americane e Harley parcheggiate ovunque.

Summer Jamboree, Senigallia
Viene quasi voglia di vivere nella finzione per sempre.
Ci beviamo uno spritz e notiamo che nella pista da ballo c'è Greg di Lillo e Greg che si scatena.
Anche qui la spiaggia non è il massimo, siamo tutti ammassati e in acqua qualcuno si è lasciato andare un po' troppo regalandomi un incontro ravvicinato con un enorme escremento galleggiante....odioso.
La sera ci spostiamo a Senigallia città, e qui il festival è mastodontico.
Non si sa cosa guardare.
Bancarelle vintage, che vendono di tutto, accessori per pin up, motociclisti e roccabilly, dischi vinili, occhiali , bijotteria e scarpe.
Parrucchieri, tatuatori e ristoranti.
Ceniamo al messicano, benissimo.
Visitiamo la mostra dedicata a Jhonny Cash e ci fermiamo a guardare la gente che balla nelle ben tre piste da ballo.

Summer Jamboree, Senigallia

Ascoltiamo due concerti in due palchi diversi.
Passiamo ore per scegliere le toppe da moto per i nostri giubbotti.
Poi comincio a sentirmi male. Ho delle fitte fortissime alle tempie che mi prendono la testa. Non voglio allarmare Ricky e faccio finta di niente, anche perchè non voglio tornare a casa....ma il dolore è atroce.
Chiedo di fermarci e ci sediamo in un bar vicino ad una altro palco dove suonano dal vivo.
Sto malissimo, avviso Ricky che comincia a preoccuparsi.

Summer Jamboree, Senigallia
Non riesco quasi più ad aprire la bocca dal dolore.....mi svacco sulla sedia e faccio un gesto naturale, mi tolgo il cerchietto con fiocco da pin up del quale ero tanto fiera e.....sollievo, di colpo mi passa tutto.
Incredibile, stavo per morire solo per essere una vera pin up anni 50!!!!
Scampata al peggio sono pronta per andare al parcheggio di auto americane....commovente.
Ci passiamo un ora, ce le ammiriamo tutte....e il tempo in mezzo alle frivolezze passa talmente bene e veloce, che torniamo in paese alle due passate anche questa sera.

7 Agosto - Senigallia, festa Hawaiana -

Oggi sul lungomare Mameli è prevista la festa Hawaiana, così ci svegliamo con calma e andiamo a piazzarci in quella zona.
Scopriamo una spiaggia bellissima, enorme, con sabbia morbida, mare fresco e senza palazzoni sul lungomare, ma montagne.
Tutti i preparativi per la festa sono in atto.
Un palco enorme, chioschi e ristornati con lunghe panche di legno, tutto sulla spiaggia.
Nel baretto sulla spiaggia una DJ vestita da Hawaiana fa ballare una coppia americana con camicie a fiori e corona di fiori al collo che ballano felici e scatenati.

Festa Hawaiana, Senigallia
Ci compriamo anche noi la collana floreale e ci godiamo la spiaggia, con pausa pranzo in un locale all'ombra dove beviamo una bella bottiglia di vino bianco.
Nel tornare verso la moto, per prepararci per la serata, ci fermiamo a vedere le prove del gruppo che suonerà alla festa. Il cantante è Greg.
Chitarre, basso e contrabbasso per  un sound perfettamente blues.
Prima di rientrare in albergo visitiamo Corinaldo.
E' adorabile, stradine a ciottoli tra le mura che circondano la città. Una scalinata  porta ad un antico pozzo e piante di bungaville, colorano e circondano antichi portoni.
Siamo felici della nostra scelta, abbiamo scoperto un pezzo d'Italia che non conoscevamo.
La sera la festa Hawaiana è

Corinaldo
divertente. Balliamo e ascoltiamo musica a piedi nudi sulla sabbia.
Il gruppo di Greg non ci fa impazzire a dire il vero, ma gli altri sono veramente bravi.
Ci concediamo una bella granita sulla spiaggia e ci dirigiamo verso la nostra Fat Bob per andacene a dormire...troppo tardi anche questa volta...non ci riconosciamo più.
Non avendo questa moto un bauletto, abbiamo trovato un'ottima soluzione legando con dei lucchetti i caschi alle staffe delle borse.
Ottima si, peccato che se si va a ballare sulla sabbia il rock'n roll senza custodire le chiavi dei lucchetti in un posto sicuro.....c'è il rischio che vadano perse, e che ci si ritrovi all'una di notte a bestemmiare cercandole ovunque, senza, ovviamente, trovarle.
Indecisi se chiedere il permesso ai vigili che chiudevano la strada di poter fare 20 km senza casco mi viene l'idea di chiedere aiuto al proprietario dei bagni di fronte, il quale arriva munito di tronchesino.
Ci salva e ce ne andiamo, come sempre, da veri Harleysti cialtroni.

8 Agosto - Recanati, Riviera del Conero, Spiaggia Mezzavalle -

Lasciamo la tranquillità di Corinaldo con un pochino di tristezza e in circa un' ora raggiungiamo la Riviera del Conero.
Mi accorgo che l'albergo aveva specificato di telefonare per gli arrivi prima delle 16, così chiamiamo per chiedere se almeno possiamo passare per lasciare i bagagli.
Capiamo solo ora che non è un vero e proprio Albergo, che non ha una reception, ma che sono appartamenti singoli e che non possiamo entrare se non con la presenza del gestore.
Riusciamo a contrattare l'arrivo per le ore 14...e sono le 11.
Ci fermiamo a Porto Recanati, dove, dopo aver coccolato un gattino, ci sistemiamo in un bar sul lungomare per mangiarci una bella granita.
Un'altra nuova difficoltà con questa moto dipende dal fatto che durante i viaggi, nelle pause, dobbiamo sempre averla sott'occhio, dato che le borse laterali hanno una semplice cinghia di chiusura, senza chiave, ed il borsone dietro è semplicemente infilato nel poggiaschiena.
Ci dirigiamo  verso Recanati, entriamo nel centro storico e giriamo per trovare un posto per pranzare.
La città, molto bella,è però deserta, fa caldissimo e sembra tutto chiuso.
Ci infiliamo in un bar non certamente pulito, senza aria condizionata e con un personaggio con un evidente problema di doppia personalità.
Riesce ad impersonare se stesso ed un amico immaginario con una naturalezza tale che dopo un pò sono anche io convinta che non stia pranzando solo.
Ci facciamo spiegare la strada per raggiungere La Cascina del Poeta dai proprietari del locale ed ognuno ci dice una strada diversa.

La Cascina del Poeta, Recanati
Quando torniamo in sella, non solo giriamo in tondo più volte, ma nessuno pare conoscere questo posto.
Il nostro adorato i phone ci salva e ci conduce a destinazione.
Percorriamo strade in mezzo a campi di girasoli e campagne. Sopra di noi Recanati guarda verso il basso.
Non riusciamo però a trovare il caseggiato e ci infiliamo, per errore, in casa di una signora che esce terrorizzata con il figlio adolescente.
Chissà perchè poi, manco le fossero entrati in giardino due motociclisti tatuati con una moto che sveglierebbe anche i sassi......
Alla fine però ci indica il luogo esatto ed arriviamo in questo stupendo casale, in mezzo al nulla. Il proprietario ci aspetta, ci fa compilare dei moduli e poi ci dice che  non dormiremo lì perchè al completo...ma più avanti, in una depandance.
All'inizio ci resto male, penso che comunque sarebbe stato carino avvisare, ma quando vedo che la nostra sistemazione sarà una casetta di campagna tutta nostra, senza nessuno, con un orto, un giardino, due gatti e una gabbia con i pavoni, faccio i salti di gioia.
Anche qui, niente aria condizionata.
Il pomeriggio ci dirigiamo verso la Riviera del Conero.
Ci mettiamo circa una mezz'oretta da dove siamo noi, ma le strade sono tortuose e con bellissimi paesaggi, ideali per la moto.
Da Portonovo, senza raggiungere il centro, fermandosi al primo parcheggione, si può raggiungere a piedi la Spiaggi di Mezzavalle con una bella scarpinata, impegnativa ma fattibile, ASSOLUTAMENTE CON SCARPE DA TENNIS!
Alla prima balconata, però, la fatica viene ripagata da uno spettacolo meraviglioso.
Una lunghissima lingua di spiaggia di sassolini bianchi e un mare azzurro intenso.
Non ci sono sdraio ed ombrelloni, è selvaggiamente stupenda.
C'è un piccolo bar, una doccia e bagni pubblici.

Spiaggia di Mezzavalle, Riviera del Conero
L'acqua è stupenda e mi chiedo come abbiamo potuto non conoscere e visitare prima questi posti.
Purtroppo la risalita mi fa dimenticare tutto il relax che ci siamo concessi.
E' durissima. Arrivo in cima completamente sudata e senza fiato.
PORTARSI DA BERE!!!!!!
Al ritorno andiamo a fare la spesa per cenare in casa, tranquilli in giardino.
Facciamo il lungomare della zona, passando per Marcelli, Numana e mi sembra tutto veramente figo, selvaggio ma organizzato.
Passiamo al porto di Numana per vedere gli orari delle barche per andare, il giorno dopo, alla spiaggia delle due sorelle, una delle più belle a detta di tutti, raggiungibile solo con barconi che partono la mattina.
A casa ci guardiamo il tramonto sulla campagna che ci circonda e ceniamo sul patio bevendo vino e coccolandoci sotto le stelle.
Fa freschino, l'aria condizionata non serve.

9 Agosto - Loreto, Spiaggia Sassi Neri -

Stamattina ci svegliamo con il rumore della pioggia.
Salta la gita in barca e ci giriamo dall'altra parte del letto.
Quando ci alziamo è ancora nuvolo, e decidiamo per una visita alla città di Loreto.
Passeggiamo per le vie e visito la cattedrale.
La Basilica  ospita la celebre reliquia della Santa Casa di Nazaret dove, secondo la tradizione, la Vergine Maria nacque e visse e dove ricevette l'annuncio della nascita miracolosa di Gesù.
Vedo, infatti, all'interno, pellegrini che in ginocchio percorrono il perimetro della casa o che pregano fino alle lacrime.

Loreto
Essendo atea, fatico a capire questi gesti e le emozioni che possono provare, ma apprezzo comunque l'architettura e la luce che entra dalle bellissime vetrate colorate.
Fuori dalle mura si può ammirare tutta la riviera, con la montagna del Conero che si staglia in mezzo a nuvoloni neri con tanto di fulmini. Molto suggestivo.
Ci mangiamo una pizza e poi torniamo verso la Riviera per visitare la Spiaggia Sassi Neri, raggiungibile da Sirolo, con una bella passeggiata che parte dal cimitero.
Volendo si può prendere il bus convenzionato con lo stabilimento balneare, ma la strada è asfaltata ed in mezzo al bosco, quindi decisamente fattibile.

Spiaggia sassi neri, Riviera del Conero
Il tempo non è dei migliori, ma almeno la spiaggia è deserta e meravigliosa. Sembra quasi di essere in Grecia.
Non facciamo in tempo a sdraiarci che inizia a piovere.
Passiamo un ora riparati sotto un carrettino sulla spiaggia...ma felici.
Appena smette torniamo verso Recanati, fermandoci ad ammirare una mongolfiera che galleggia su Recanati e a fare le foto nei campi di girasoli.
A casa ci capita una delle nostre avventure divertenti.
La porta del corridoio dietro la quale si trovano bagno e camera da letto è chiusa a chiave, dall'interno.
Il contadino prova ad aiutarci dando spallate alla porta...ma nulla.
Chiamiamo il gestore che dice di aspettarlo.
Io reagisco come mio solito, mi preparo un aperitivo di patatine, olive, chinotto e, mentre aspetto che la situazione si risolva, mi godo la scena di un contadino, un albergatore ed un motociclista che tentano di trasformarsi in abili scassinatori.

La cascina del poeta
Dopo circa un oretta di tentativi e dibattiti, smontano una persiana e riescono ad aprire la griglia infilandoci la mano e girando la chiave. Fortunatamente non avevamo chiuso la finestra.
Tutto fatto.....e riceviamo una bottiglia di vino di ciliegia fatto da loro e un melone del loro orto...adorabili.
La sera ceniamo a Recanati i un locale mediocre, ma l'atmosfera è carina e ci sono le bancarelle.
Quando arriva lo spettacolo di pizzica, però, ci defiliamo.... passare dal rock anni 50 alla tarantella è troppo anche per me!
Recanati
Al rientro ci mangiamo il buonissimo melone e beviamo l'ottimo vino del contadino.
Sull'etichetta è scritto "Bottiglia non in vendita, vino prodotto solo per gli amici "

10 Agosto - Milano -

Il tempo è minaccioso, ma non piove, quindi partiamo sereni, promettendoci di tornare in questi posti e in questo residence, che abbiamo adorato.
La serenità dura però poco.
In autostrada inizia a piovere e ci fermiamo per mettere le tute...ignari del fatto che da quel momento si sarebbe rovesciato un nubifragio stile Stati Uniti e che non avremmo trovato l'ombra di un autogrill per chilometri.
I fulmini mi cadono vicino e l'acqua fa scorrere fango lungo le pareti di protezione della strada.
Stiamo guadando un fiume.
Come sempre, dopo la tempesta, torna il sole e proseguiamo fino al primo riparo, insieme a tanti altri motociclisti bagnati fradici che si tolgono tute e strizzano calzettoni.
Il resto del viaggio scorre liscio e tranquillo.
Al rientro ci accolgono i nostri amici pelosi e la nuova arrivata, Carlotta....che ci fa trovare, come regalino di bentornati, un bel bisognino sotto il divano.
Siamo tornati a casa

Sara e Ricky


sabato 1 giugno 2013

Come è Difficile diventare Harleysti

Giugno, Luglio


LA VALIGIA CHE IL MECCANICO CI DEVE, L'UNICO PEZZO NON ORIGINALE, NON è ANCORA ARRIVATA, E RICKY è GIA' TORNATO DUE  VOLTE PERCHE' GLI SPECCHIETTI SI SONO SVITATI IN DUE GIORNI E LA MOTO FA RUMORI SOSPETTI.....
Tenuta nuovamente in ostaggio per tre giorni, con i soliti "si adesso la smonto, ora vediamo cosa c'è che non va" decidiamo di tenerla così e aspettare solo i pezzi quando arriveranno.
Nel frattempo, da un altro meccanico, ordiniamo le borse laterali...che gli arrivano in TRE giorni!!!!!!
Ricominciano così le minacce.


Motor Day - Spino d'Adda




Iniziamo qualche piccolo giro e mi scontro con la dura realtà che, il passeggero di una moto del genere, non ha vita facile.
Nel viaggio più lungo, Milano - Torino, per finire il mio tatuaggio sulla coscia da Nicolai Lilin, ci dobbiamo fermare più volte a fare soste mal di culo e pipì.
Ma tengo duro...essere qui dietro e sentire la musica degli scarichi mi fa stare troppo bene e felice.
Già al primo raduno, in giro per strade di campagna, in mezzo ad auto anni 50 e Harleysti tatuati, la pipì non mi scappa più, ma mi ride anche il cosidetto.


Motociclisti Molto Cattivi




Vogliamo diventare Harleysti, niente ci potrà fermare.
Lo pensiamo anche una sera , mentre in un cheringuito, sui navigli, ci beviamo una birra osservando la bellissima Fat Bob di Ricky parcheggiata in mezzo ad altre amichette tutte cromate.
La osserviamo mentre un anziano con un macchinone enorme rimane incastrato nel parcheggio, non riesce a fare inversione e tutti gli suonano incattiviti.
La osserviamo mentre il povero signore, colto dall'ansia, decide che è il momento di dare una bella accellerata e togliersi da quell'ingorgo fastidioso.
La osserviamo mentre viene presa in pieno e scaraventata a terra davanti agli occhi increduli di tutti...SOPRATTUTTO I NOSTRI......
Mi alzo di scatto e faccio una sceneggiata con le mani nei capelli. Penso che ora mio marito si alzerà, ucciderà quel povero uomo e saremo la notizia principale di studio aperto.
Ma non accade niente di tutto ciò.
Ricky è tranquillissimo, rassegnato forse, e con calma fa segno all'uomo di fermarsi.
Si appartano e parlano, facendo la constatazione.
Quando torno al mio posto scopro che ci hanno rubato il tavolo ed inveisco pure contro gli occupanti che si spostano intimoriti.
Quando Ricky torna dice solo due cose " Almeno questa volta non ero seduto sopra...e, comunque, questa moto porta sfiga!! "
Ma teniamo duro, nessuno ci toglierà il nostro sogno.
Due giorni dopo la nostra amata è ancora dal meccanico.... l'Harley Davidson ufficiale.

Ci dicono che in una settimana ci verrà consegnata nuova e perfetta. I danni sono visibili, pedalina, cambio, manopola rovinati, e ruota davanti che fatica a girare.
Dopo due settimane non abbiamo ancora notizie.
Quando Ricky li chiama la risposta è " Non sono ancora arrivati i pezzi" .....oddio un incubo!!!!!!!!

Monte Penice


Ad una settimana dalla partenza per il nostro piccolo viaggio estivo non abbiamo ne la moto ne la valigia.
Ci chiediamo cosa ci ha spinto a diventare harleysti.....
Dopo una visita al vecchio meccanico, dove Ricky minaccia di portarsi via dei caschi, ed una visita all'harley dove Ricky chiede almeno di avere la ruota sistemata e i pezzi minori cambiarli dopo l'estate, finalmente torniamo in sella, con tutte le valigie e il sedere abituato....pronti per partire e sognare su due ruote...alla faccia di chi ci rema contro.

Sara

lunedì 22 aprile 2013

La fine di un agonia, l'inizio di una nuova vita

31 marzo 2013   LA MOTO DI RICKY è ANCORA DAL MECCANICO

Finalmente, dopo mesi di pioggia e freddo, sembra tornare il sole, anche se sappiamo sarà per un giorno solo.
La nostra voglia di farci un bel giro in moto ci porta a salire in sella senza una meta precisa, cosa che al mio Ricky riesce sempre bene.

Agazzano

Agazzano
Tiro finalmente fuori il mio giubbotto griffato Harley personalmente...e non riesco a credere che, la mia prima gita in moto dell'anno, sarà ANCORA con una moto non nostra.

On the road
Le scuse del meccanico ormai sono talmente esaurite che non risponde neanche più a messaggi e telefonate.
Ma oggi non vogliamo pensarci e partiamo verso la Valtidone.
E' sempre incredibile come, appena fuori Milano, si possa passare in mezzo alla campagna, vedere cicogne e   paesini adorabili.
Passiamo per Borgonovo Valtidone dove sorge un castello e si sta svolgendo la festa del paese, con luna park, bancarelle ed esposizioni di auto d'epoca.
Ci infiliamo in borghi medievali per poi ritornare su lunghe strade in mezzo a campi immensi.
Il nostro vagare ci porta fino in Val Trebbia ad Agazzano, un paesino con una piazza molto carina ed un castello, purtroppo chiuso.

On the road

Castello di Agazzano
Dopo un caffè, due pasticcini e una passeggiata, rimontiamo in sella sulla strada del ritorno.
Facciamo una piccola sosta per fotografare una famiglia di caprette e ce ne torniamo a casa.

3 aprile 2013   LA MOTO DI RICKY è ANCORA DAL MECCANICO

Passiamo entrambi dal meccanico a trovare la moto.
E' quasi praticamente finita...dice che manca solo un pezzo, ma che presto gli arriverà, dato che ora è diventato amico di Max Pezzali, socio dell' Harley Pavia.
Fatico a stare seria.....
Fatico anche a credere che Ricky riesca a non mettergli le mani addosso quando gli dice che la colpa di tutto questo ritardo è solo di mio marito, che ha scelto di mettere tutti pezzi originali, perchè, se l'avesse ascoltato, la moto gliel'avrebbe fatta in due giorni. L'unico pezzo non originale che gli ha chiesto, un portapacchi con borsa.....NON L'HA NEMMENO ORDINATO.
Ricky è molto gentile anche nel dirgli che con lui si è fatto una pessima reputazione...e quando ci dice che il sabato ci sarebbe stato il primo raduno officiale Harley Davidson, e lui non sarebbe potuto andare perchè la sua moto ce l'avevamo noi....ci sono brillati gli occhi.

6 aprile 2013  LA MOTO DI RICKY è ANCORA DAL MECCANICO

Siamo diretti verso l'idroscalo a Milano.
Stiamo andando al nostro primo raduno.
Siamo emozionati.

Raduno Harley Davidson, Idroscalo

Raduno Harley Davidson, Idroscalo
Incontriamo bande di Harleysti di ogni tipo, moto gigantesche, moto piccoline, chopper e siamo felici.
Parcheggiamo sul lago e iniziamo a camminare tra le auto americane customizzate, furgoncini Chevrolet, Mustang, Cadillac.
Musica Rock messa da un dj roccabilly che ha la postazione su un vecchio furgone americano.
Tavoloni di legno con birra e personaggi bellissimi seduti a gustarsela.
Donne biker, tatuate, vestite con pelle e borchie.
Uomini con lunghe barbe e toppe su giubbotti di pelle.
Ci sono Ringo e quello dei Dogo.
Bancarelle che vendono toppe, gioielli a forma di teschio, magliette con teschi.
Finalmente liberi di essere tamarri!!!!!!!!!!!


Raduno Harley Davidson, Idroscalo
E' il nostro mondo e ci chiediamo come abbiamo potuto pensare di prenderci una BMW.
Ricky mi dice che se tiriamo su un pochino di soldi con l'incidente mi compra un' Harley tutta per me.
E passeggiando tra le centinaia di modelli non faccio altro che dire, la vorrei così, e così e così.
Siamo due adolescenti alle prime uscite e non riusciamo a smettere di camminare avanti e indietro.

Fieri di essere Harleysti
Quando torniamo alla moto pensiamo che con la Fat Bob avremmo fatto un figurone....ma cerchiamo di non farci rovinare la giornata da questo pensiero.
Nel tornare a casa passiamo davanti al meccanico che ci saluta da lontano....e che, come sempre, è fuori a parlare con qualcuno.
Non abbiamo mai visto, in tutto il periodo di attesa, questo ragazzo con le mani su una moto...o, per lo meno, sporche e nere di grasso

7 - 19 Aprile 2013   LA MOTO DI RICKY è ANCORA DAL MECCANICO

Ricky comincia a non farcela più.
Gli manda messaggi praticamente tutti i giorni ai quali viene risposto che manca poco..... sentiamo che ci siamo quasi, ma allo stesso tempo teme che, se inizia a non tartassarlo più, questo ritorni a non far niente.
Arrivano i soldi della moto dall'assicurazione, tutti.
Serie di messaggi per fargli capire che troviamo incredibile avere prima i soldi della moto.
Nel frattempo, domenica 14 aprile, ci facciamo una gita al sul Lago Maggiore, a Luino dai miei.
Fa caldo, incontriamo altri Harleysti.
Andiamo a trovare Deborah e Carlo, spaventando i loro cagnoloni con il rombo della moto e svegliando tutto il tranquillo paese....che tanto si dovrà abituare.....
In settimana manda finalmente a colorare anche il parafango dietro.
Al messaggio " Hai ordinato il portapacchi con la borsa? " ( l'unico pezzo non originale, ) la risposta è  " Quale? "...nota bene ce l'ha consigliato lui e fatto vedere su internet mesi fa.....
Il suo socio si infortuna ancora.
Pare abbia avuto un aggressione.... MA GIURO NON SIAMO STATI NOI.

Ci siamo quasi.....

Ricky gli manda un messaggio definitivo che non sono problemi suoi e che sabato 20 aprile andrà a ritirare la moto, pronta o no.
Cominciano ad arrivare delle foto. Moto praticamente finita, colorata, con filtro dell'aria dello stesso colore del serbatoio...stupenda.

....bellissima

Venerdì 19 aprile un solo semplice messaggio... " A che ora vengo a prendere la moto domani ? "  Risposta  " Alle 17 "
Il cuore ci si ferma per un istante....e ci aspettiamo una scusa da un momento all'altro che cambi tutti i programmi.

SABATO 20 APRILE 2013  

Piove, tantissimo.
Alle 16.30 non sono ancora  arrivati msg di disdetta.
Ricky si mette la sua tuta antipioggia e parte.
Rimango nel letto, ad aspettare di sentire un rombo diverso da quello che ormai mi ero abituata a sentire.
Ho paura che torni ancora con la moto del meccanico e le mani insanguinate.
Ma dopo un ora sento un rumore più penetrante in lontananza.
Si avvicina sempre di più e, sotto la finestra di camere smanetta l' accelleratore e vibra tutto il condominio.
Mi affaccio tutta emozionata e li vedo, insieme, bellissimi, felici.
La sua bambina è tornata.
E' stupenda e fa un rumore assordante.
Manca solo un pezzo, che ancora non è arrivato...L'UNICO PEZZO NON ORIGINALE.

Tornata da noi

Pronta per te


Per ritirare la moto il meccanico aveva precisato che ci voleva la ricevuta del bonifico dell'ultima parte di saldo che ci mancava.
Ovviamente la moto è stata consegnata ugualmente anche se nessuno di noi aveva  provveduto al bonifico.
Nonostante tutti ci avessero consigliato di farlo penare per mesi, abbiamo mandato il pagamento subito il giorno dopo, perchè siamo persone oneste, nonostante tutto.
Ai suoi msg per ricordare il pagamento nel weekend Ricky non ha risposto.
Speriamo che, almeno per un giorno, abbia avuto un po' di ansia.
Credo che mio marito abbia saputo gestire con calma e serietà una situazione difficile e stressante, e per questo dedico a lui questo racconto, perchè è la persona che più stimo al mondo. E lo amo con tutta me stessa.
La moto è stata rimessa a nuovo in modo impeccabile e ci dispiace molto dare questo consiglio, ma se passate da via Friuli, a Milano, con la moto in panne, non fermatevi.... a meno che non abbiate tanta pazienza e tempo da per aspettare.

NESSUN MECCANICO E' STATO MALTRATTATO DURANTE LA STESURA DI QUESTO RACCONTO

Questa è la nostra singola e personale esperienza.

Sara







domenica 24 marzo 2013

Quando un sogno ti viene tolto da sotto il sedere

E' TUTTO VERO.....

Sono anni che Ricky combatte tra l'indecisione di comprarsi una bella BMW, comoda per viaggiare, oppure di inseguire il suo sogno di bambino e cavalcare finalmente un' Harley Davidson.

LEI
In una calda e soleggiata giornata di agosto, al mare, riceve la telefonata del suo assicuratore che gli dice che se vuole può ritirare i soldi che aveva investito anni fa.
Quando mette giù gli occhi gli brillano di gioia e la decisione è presto presa.
Noi siamo Harleysti....da sempre.
Quella sera su internet troviamo un annuncio di una Fat Bob, usata, color vinaccio e nel giro di poche settimane Ricky vende la sua amata Transalp e siamo già sulla strada per Vaprio d'Adda con il casco in auto.
Dopo tutte le varie fasi burocratiche andiamo nel box del proprietario, consegna le chiavi in mano a Ricky e gli dice " Sali e accendi, è tua adesso "..... e il dolce suono Harley Davidson  rimbomba nei nostri cuori.
Il ragazzo SA trattenere le lacrime e ci FA promettere di tornare a trovarlo, per poterla rivedere ogni tanto.
In macchina, sulla strada del ritorno, osservo mio marito e lo trovo bellissimo.

LEI
Per quasi due settimane siamo  felici ed euforici. Ordino le toppe per farci i giubbotti, dipingo i caschi, visitiamo gli Harley shop comprandoci gadget e vestiti.
Ricky torna a casa sempre incredulo e prima di andare a letto mi dice..."nel box c'è un Harley, ed è mia".

COME TI CAMBIA LA VITA IN DIECI SECONDI

Il   2 ottobre 2012 alle 16.15 sono al lavoro, sul bordo vasca, sto valutando le capacità di un bambino.
Il mio responsabile mi viene incontro con il suo cellulare in mano e mi dice "Stai tranquilla, c'è Ricky al telefono "
La sua voce è triste, stanca... " Gigi, sono su un ambulanza, un auto non si è fermata allo stop...ho la gamba aperta ".... non ci posso credere.
Gli chiedo  dove lo stanno portando, se sta bene, gli dico che corro subito da lui.
Prima di metter giù chiedo della moto " Non l'ho vista, ma credo sia distrutta"

In vespa raggiungo subito il Fatebenefratelli dove non c'è verso di riuscire a vederlo. Insisto, ma una signorina mi dice che non posso entrare. In sala d'attesa un ragazzo si lamenta che non vogliono visitare la sua fidanzata perchè hanno casi più gravi.
Mi affaccio al vetro e vedo mio marito su una barella, con il bandana dell'Harley in testa ed il collarino.

IL BIKER FERITO
Fermo un infermiere, un uomo, lo supplico di farmi entrare e mi aiuta.
Quando lo abbraccio scoppio a piangere. E' freddo, bianco, agitato....dice che lo stanno ignorando.
La situazione è surreale. Una serie di persone su barelle o sedie a rotelle che si lamentano di non essere visitate.
Dopo un ora il sangue sotto la gamba di Ricky ha già inzuppato il materasso.
Il ragazzo fuori urla ancora alla reception che la sua fidanzata sta male, ma loro rispondono che c'è un ragazzo con un ginocchio aperto che ha la priorità.......MA SE E' PIU' DI UN ORA CHE NESSUNO SE LO FILA?????
Dopo quasi due ore perdo la pazienza fermo un' infermiera ed alzo il lenzuolo. C'è un sacco di sangue e lei inorridisce.
Riesco finalmente ad ottenere che venga visitato ma vengo cacciata fuori in malo modo.
Intanto la fidanzata del ragazzo fuori è riuscita ad avere una prima visita...nel bagno della sala d'attesa!!!
Incredibile.
Sono ormai quasi le sette di sera quando mi richiamano e gli fanno tutte le varie lastre.
Insieme a noi ci sono uno strano tipo, che dice di avere un polso rotto, ed una bambina con il braccio rotto.
Ovviamente, mentre aspetto, lo strano tipo, con spilla Herbalife, attacca bottone e comincia a parlarmi di quanti suoi amici sono morti in moto. Cerco di cambiare discorso, soprattutto quando la bambina inizia a guardarlo con i lacrimoni.
Finiamo con il parlare, contro la mia volontà, del perchè accadono gli incidenti...e dopo un'asciugata di quasi trenta minuti, finalmente, arriva al suo scopo.
Secondo lui ci siamo incontrati perchè, dato che Ricky dovrà stare fermo per un pò, potrà vendere Herbalife......non c'è mai limite al peggio.
All'alba delle dieci di sera, quando, dopo un attesa estenuante, ci comunicano che Ricky deve essere ingessato per una frattura alla rotula, il nostro strano amico esce dal pronto soccorso illeso. Era solo una botta.
Dulcis in fundo, mentre l'infermiere porta il mio amore nella sala gessi, chiacchiera con altre persone non guardando dove va e fa sbattere i piedi di Ricky ovunque.
Stanca e basita guardo l'uomo ridendo e gli chiedo se per caso siamo su Scherzi a Parte.
Alle undici di sera usciamo in sedia a rotelle, con il tutore alla gamba e il casco in mano.

IL CALVARIO
INFERMIERE A DOMICILIO

La dinamica dell'incidente è chiara. Un uomo su un suv, forse distratto dal bambino seduto sul sedile posteriore, non rispetta uno stop e prende in pieno un povero motoclista, scaraventandolo a terra e rovinandogli il momento più bello della sua vita.
Il motociclista tenta di alzarsi, ma guarda il ginocchio, vede le ossa e pensa che sia meglio stare sdraiato sull'asfalto.
L'automobilista si avvicina e, forse sotto shock, riesce solo a dire che stava andando piano.

LEI FERITA
Il motociclista consiglia, in modo pacato e usando un linguaggio pulito e corretto, che forse è meglio se non si avvicina o potrebbe PUGNALARLO!!!!!!

Per un mese Ricky dovrà starsene sul divano, fermo, con una gamba ingessata.
Assodata e accettata questa cosa non ci resta che occuparci della povera Fat Bob  ferita.
Chiama la concessionaria più famosa di Milano, ma, oltre a dirgli che dovrà pensare lui al ritiro e trasporto della moto, precisa che una volta verificato il danno non potranno dirgli quando potranno ripararla, ne tenerla in  officina.
Molto gentili, grazie.
IL DOTTORE
Ci viene in mente un meccanico specializzato Harley in via Friuli, a Milano.
Il ragazzo è adorabile e subito disponibile. Dice di aver visto l'incidente, passava di lì, che comprende il disagio, essendo Harleysta anche lui, e si carica di tutto, ritiro, deposito, spesa e riparazione.
Crediamo di aver trovato un angelo.
Sono io la prima a vedere la moto. Il danno è grave, i suoi bellissimi occhioni cadono verso il basso, il serbatoio è graffiato e ha un ammaccattura, le forcelle sono piegate, la freccia cadente....insomma, una tristezza.
Il meccanico dice che farà il possibile per ripararla al più presto...ma allo stesso tempo non smette di precisarmi che con le assicurazioni non si sa mai, che per esempio quella buell, e me la indica, è così da sei mesi.
Gli dico che non sarà il nostro caso, e mi da addirittura il suo catalogo personale dei ricambi per far scegliere a Ricky quello che vuole.
Dopo una settimana ( siamo quindi ad inizio ottobre) esce il perito,  per la stima dei danni...fin troppo puntuale.
Torno un altro paio di volte da lui, e ci porto anche Ricky, in stampelle.
La moto è sempre ferma, intoccata, e continua a giustificare il fatto che...con le assicurazioni è un casino...e via a dirci della buell, indicandocela.

SI TORNA A CAMMINARE
Nel frattempo, dopo un mese chiusi in casa, allietati dalle feste a sorpresa di Deborah e Carlo e dei miei colleghi, il 2 novembre Ricky toglie finalmente il tutore e torna a camminare a fatica.
Il 13 novembre  , il meccanico non ha ancora preparato un preventivo per l'assicurazione, rendendo così impossibile la richiesta di rimborso.
Mio marito decide così di saltare la burocrazia assicurativa e di pagare di tasca propria.
Il giorno seguente fa un cospicuo bonifico come acconto.
Il meccanico può finalmente iniziare i lavori...dice....e noi pensiamo di essere più furbi del proprietario della Buell......
Tra fisioterapie varie, lenta ripresa del lavoro e piogge torrenziali nel mese di novembre, arriviamo in men che non si dica sotto Natale. LA MOTO E' ANCORA, INTOCCATA, NELLA STESSA IDENTICA POSIZIONE DEL PRIMO GIORNO IN CUI L'ABBIAMO VISTA.
Il progetto iniziale, d'accordo con il meccanico di via Friuli che tanto ci era piaciuto, era riuscire ad avere la moto entro la fine di Novembre.
A inizio Gennaio nuovo incontro chiarificatore in officina, con tanto di piccola minaccia di portare la moto da un altro meccanico, al fine di ottenere la consegna entro la fine del mese.
Promette, non solo che sarà tempestivo, ma anche di procurargli uno scooter di cortesia entro la settimana.
Intorno al 20 Gennaio , non avendo più avuto sue notizie...e men che meno del mezzo sostitutivo, Ricky si ripresenta in Via Friuli...basito.... nel vedere che LA MOTO E' ANCORA, INTOCCATA, NELLA STESSA IDENTICA POSIZIONE DEL PRIMO GIORNO IN CUI L'ABBIAMO VISTA.
La spiegazione del non avanzamento dei lavori appare a Ricky come nella miglior puntata di scherzi a parte... l'aiuto meccanico, infortunato sul lavoro, cammina a fatica con un piede ingessato....
Il 30 gennaio, in una delle nostre escursioni notturne, affacciati come ladri alla vetrina del negozio, vediamo LA MOTO, ANCORA INTOCCATA, NELLA STESSA IDENTICA POSIZIONE DEL PRIMO GIORNO IN CUI L'ABBIAMO VISTA.
Ricky si reca sul posto visibilmente nervoso e comunica che entro la settimana avrebbe portato via la moto.
Il giorno dopo, la sua Harley è completamente smontata, ed impossibile da portare via.
Crediamo di avere finalmente raggiunto lo scopo,e che a breve tutto sarà sistemato.
Ma passano i giorni...e, non solo tutto resta uguale, ma, in uno scambio notturno di messaggi infuocati, il meccanico chiede altri soldi, per poter ordinare i pezzi mancanti.
Bloccati dal fatto di avergli già dato un acconto siamo costretti ad accontentarlo, ottenendo una nuova promessa di consegna della moto entro il 10 di febbraio.
Questo ulteriore acconto ha prosciugato il nostro conto in banca.
Ora vi chiedo, miei cari e numerosi lettori.... il 10 di febbraio mio marito ha riottenuto la sua Harley????
Esasperato anche lui dagli sms, i messaggi su what's up, le insistenti chiamate e le visite a muso duro... il povero meccanico, decide che è il momento di consegnare un mezzo sostitutivo.

LA LEI DEL MECCANICO
La sua PERSONALE Harley Davidson Street Glide.
Non è tenuta benissimo, ma è pur sempre un mezzo eccezionale.... e mio marito torna a svegliare il vicinato.
Verso la fine di febbraio  Ricky, che ha ormai perso le speranze di rivedere la sua Fat Bob, chiede almeno di ottenere la fattura da poter presentare in assicurazione per il rimborso dei danni.
Seguono così due settimane di telefonate costanti e minacciose, con interlocutori tutti i componenti dell'officina, parenti compresi, per poterla avere.
Giovedì 14 marzo, è pronta e può finalmente andarla a ritirare.
Le scuse del ritardo questa volta sono :
- nuovo infortunio del collaboratore, che alza il braccio...INGESSATO...per salutare
- soliti ritardi dei concessionari ufficiali Harley Davidson
- piccolo intervento delicato alle parti intime del meccanico, spiegato nei minimi dettagli ad un Ricky che cerca, invano, di mantenere un espressione dura e arrabbiata

OGGI, 24 MARZO 2013, PARCHEGGIATA SUL MARCIAPIEDE SOTTO CASA, POSSIAMO GUARDARE UNA FIAMMANTE HARLEY DAVIDSON.... QUELLA DEL MECCANICO.... E PENSIAMO AL PROPRIETARIO DELLA BUELL.

SFIDO CHIUNQUE A GESTIRE QUESTA COSA SENZA CADERE IN AMBITO PENALE E CONSIGLIAMO VIVAMENTE DI AFFIDARSI SOLO ED ESCLUSIVAMENTE A CONCESSIONARI UFFICIALI HARLEY DAVIDSON.
INOLTRE RICORDO CHE PER AVERE IL VERBALE DEI VIGILI NON SONO PIù NECESSARI 120 GIORNI, SI PUO' AVERE SUBITO...E NOI, AD OGGI, NON CE L'ABBIAMO ANCORA.

TO BE CONTINUED........