mercoledì 30 settembre 2020

FINALE DI STAGIONE

Concludo la stagione 2020 con un post fatto più che altro di foto.
In un periodo così difficile, aver avuto la possibilità di comprarmi, usare e soprattutto, NON vendere, la moto dei miei sogni, mi ha resa felice.
Laveno con Alice
Ho acquistato sicurezza ed esperienza, anche se resto un piccolo disastrino.
Ho potuto viaggiare a fianco a l'uomo che amo e non più dietro.
Ho condiviso la mia passione con un'amica che mi ha fatto compagnia.
Ho potuto parcheggiare la mia moto in mezzo ad altre Harley senza sentirmi "sfigata"
Ho potuto indossare abiti Harley Davidson VERI
E .... purtroppo, ho dovuto vedere Ricky cadere di fronte a me.
E' stata la nostra ultima uscita, una scivolata stupida che per fortuna non ha creato danni fisici...  ma ha rovinato la sua moto.
Credevamo fosse la conclusione di un anno di merda.
La realtà, era solo l'inizio di un nuovo periodo terribile.
Il 26 di Ottobre le nostre attività sono state nuovamente chiuse.
La famosa nuova ondata di Covid è arrivata.
Ho coperto la mia moto col telo loggato Harley Davidson, che mi hanno regalato Sara e Marco e siamo andati incontro al nostro nuovo destino.


Porto Ceresio

Brusimpiano

io e te

Brusimpiano

Monastero di Torba

Maccagno

Colmegna

Luino

Ranco

Angera



Rocca di Angera

mercoledì 9 settembre 2020

PORLEZZA

 


Altro giro lungo, questa volta oltre il confine italiano, con i nostri amici Sara e Marco e le loro due rispettive Ducati.

Partiamo da Bodio direzione Porto Ceresio. Mi piace sempre tanto questa strada, bella larga con facili curve. Sara è bravissima a guidare ed io, come sempre, la lumachina imbranatina.

Porto Ceresio


Ci fermiamo a Porto Ceresio sul barcone a prendere un caffè e decidere che giro fare. I cigni sotto di noi immergono le teste e fanno sbucare i sederoni. Una coppia passa ore per farsi delle foto in posa. I nostri amici li prendono in giro.... ignari che a breve avrebbero assistito alla stessa scena con me come protagonista.

Marco ci propone di andare verso Porlezza per poi tornare verso il lago di Como.

Accettiamo volentieri e partiamo.

Passiamo da Brusimpiano, Lavena Ponte Tresa, superiamo il confine, arriviamo ad Agno.... dove l'anno scorso abbiamo fatto il raduno e dove, quest'anno, non avrò la gioia di partecipare con la mia Harley.

Porlezza
Superiamo la deserta, come sempre, Lugano e proseguiamo costeggiando il lago. 

Arriviamo a Porlezza con un pochino di nuvolo. Ci fermiamo a mangiare in un bar all'aperto e sono un pò stanchina ma soddisfatta. Prendiamo dei dolcini in una pasticceria dove, una famiglia con bambini senza mascherine, tocca tutti i vetri del negozio e poi torniamo alle moto.

Chiedo però ai miei amici un piccolo sacrificio, di riportare le moto al punto dove abbiamo pranzato per la foto di rito.

Da bravi italiani saliamo sul marciapiede e piazziamo i nostri cavalli. Metto il telefono a terra, ci metto un pò a trovare l'inquadratura... tanto che delle persone ci chiedono se possono scattarcela loro.

Eh no... qui sta tutto nel selfie, ma soprattutto voglio usare il mio nuovo telecomando con scatto a distanza.

Ci riesco.... ma non finisce qui. Ho una maglietta nuova. Essenziale lo stories taggando Harley Davidson Varese



Qui i nostri amici sono costretti ad assistere al supplizio che sempre faccio vivere a Ricky " No, si deve vedere la scritta sulla maglia, ma anche un pezzo di moto, senza fare vedere la faccia, ma facendo risaltare che sono dimagrita...."



Raggiunto l'obbiettivo ripartiamo.

La strada scelta da Marco per il ritorno mi piace tantissimo. Costeggia il lago di Como e incontriamo pochissime auto.

Facciamo una pausa a Cernobbio per un caffè shakerato e ripartiamo diretti verso casa.

E' ormai l'ora dell'aperitivo.... e chiudiamo la bellissima giornata con un mega aperitivo nel nostro locale preferito. Le Pine.

Sono soddisfatta e felice.

giovedì 27 agosto 2020

GIRETTI

Corgeno

 E' sicuro un'estate complicata, dove puoi finalmente muoverti, ma non ti senti libero di farlo completamente.

Noi cerchiamo di stare con i nostri animali e goderci le nostre moto il più possibile.

Corgeno

E lavorare fino a che ce lo consentiranno, dato che ormai conviviamo con l'incertezza del futuro.

Ho dovuto festeggiare i miei 43 anni in lockdown, così Ricky decide di portarmi al nostro tradizionale ristorante da Compleanno di Gigi, con qualche mese di ritardo.

Si chiama "Il Marinaio" e si trova a Corgeno.

Mi vesto carina, ma comoda per andare in moto.

Andiamo prima giù al lago a farci un aperitivo e a guardare il tramonto.

La nuova location del ristorante è bellissima.  www.ristoranteilmarinaio.it

C'è un bel cortile dove hanno messo qualche tavolino e si sta veramente tranquilli. Solo il rumore delle nostre moto disturba la quiete.


Ristorante Il Marinaio

Ceniamo come sempre benissimo. Il Gelato artigianale è la loro chicca. La cameriera mi dice che la donna in moto è una figa pazzesca e che le nostre moto sono stupende.

E poi mi prendo un attimo per chiedere alla proprietaria che fine abbia fatto Branzino, il gatto del ristorante. Finisce che piangiamo dietro alle mascherine. Perchè tutte e due sappiamo cosa significhi trovare il proprio gatto senza vita in strada.


Sacro Monte

Il Sacro Monte resta per me una meta difficile. Tante curve, strade strette e altre auto che mi mettono pressa.

L'ultima volta, con la vecchia moto, avevo proprio fatto la figura dell'imbranata. Così quando Ricky mi propone questo giro, svio sempre un pochino.

Però le cose vanno affrontate e quindi decido di riprovarci.



Ancora una volta la conferma che con una moto più "seria" l'aderenza e la stabilità è migliore.

Mi sento più sicura e salgo senza particolari intoppi... mantenendo sempre la mia andatura lumaca.

Il Sacro Monte è sempre bello. Parcheggiamo in mezzo alle altre moto, ci mangiamo un toast, facciamo una passeggiata nel borgo e ripartiamo, lasciando il posto ad una coppia con una bella grossa Harley.


Sono così felice di aver potuto regalare, a mio marito, la sensazione finalmente di una sella singola. Certo in discesa sono talmente lenta che non so, onestamente, cosa preferisca tra le due opzioni... ma poi mi dice che quando guarda la mia schienina sulla moto impazzisce ed io so che questo è il nostro nuovo equilibrio.

Due cuori, due moto.

venerdì 14 agosto 2020

MADONNA DEL SASSO, LAGO D'ORTA

 


Oggi partiamo per una gita lunga soli soletti come piace a noi.

Scelgo l'itinerario. Meta. un santuario sopra il lago d'Orta.

Passiamo da Vergiate, Sesto Calende, Arona, Stresa.... dove rimango colpita dall'enorme bandiera esposta fuori dal Grand Hotel Excelsior, quello del film di Abatantuono, per intenderci.

Sullo striscione scrivono che, causa Covid, sono stati costretti a chiudere ma che sperano di tornare più forti l'anno successivo.

Prima Chiesa

A Gravellona Toce andiamo in direzione Omegna per poi salire verso il Monte San Giulio.

Paesaggi meravigliosi, tranquilli, nel verde, con poca gente in strada.

La salita verso il santuario è un pochino impegnativa.... ma ormai avrete capito che le curve non sono ancora il mio forte... che detto da una motociclista, è una vera bestemmia.

Ci fermiamo alla prima chiesa da dove si vede un pochino il lago.

Fosse stato per Ricky quello sarebbe stato il nostro arrivo, ma la Gigi, che consulta mille foto prima di pianificare un itinerario, sa per certo che di strada ne manca ancora.

In effetti la strada continua in salita, con curve ancora più strettine, ma in mezzo a meravigliosi abeti.


Santuario Madonna del Sasso


Il Santuario si trova facile. C'è un grosso parcheggio con un chioschetto. Giù da qualche gradino si raggiunge il belvedere. 

Il panorama è mozzafiato. Si vede tutto il lago d'Orta.

Visito l'interno della chiesa dove, al posto dell'acqua santa, hanno messo l'igienizzante mani.

Scegliamo di pranzare al baretto del parcheggio, dove un gruppo di local, uno dei quali con la sua bella Harley parcheggiata lì vicino, si lamenta che i Milanesi in vacanza gli stanno portando il covid.




Riprendiamo le moto, ci fermiamo sulla strada panoramica per scattare qualche foto e scegliamo di fare un piccolo giro del lago, fermandoci a bere un caffè in bar molto anni 60, per poi dirigerci sul Lago Maggiore e prendere il traghetto ad Intra.... perchè io ho la passione dei traghetti!

Sbarchiamo a Laveno e a casa ci tuffiamo in piscina stanchi ma soddisfatti della bellissima esperienza.

 



lunedì 10 agosto 2020

BELLAGIO




Nonostante il periodo scegliamo comunque di prenderci una settimana di pausa.
Il lavoro ha ripreso abbastanza bene, con tutte le nuove limitazioni, ma i clienti ci sono e questo ci ha fatto riprendere parecchio fiato.
Così organizziamo la prima gita lunga scegliendo come meta Bellagio.


Con noi i nostri amici Ducatisti, anche se purtroppo Sara come zavorrina, perchè la sua moto ancora dal meccanico, e il nostro amico Riccardo con l'ennesima Harley diversa.
Partiamo da Bodio, passando per Malnate, Olgiate comasco.
Ovviamente non capiamo bene il punto d'incontro con il nostro amico Harleysta e alla fine ci fermiamo in una strada in salita nei pressi di Como, dove lui ci raggiunge.
La strada per Ballagio è panoramica, stretta e con belle, facili curve.
Sono sempre la lumaca del gruppo, ma almeno non sono totalmente di peso. Sto migliorando piano piano.
Arrivati a destinazione lasciamo le moto al porto e ci facciamo una passeggiata.
Sembra che il Covid non esista.
Ci fermiamo in un bar all'aperto a berci una birretta, poi saliamo nel borgo e ci prendiamo un panino in una rosticceria.
Torniamo verso le moto con l'idea di fare tutto il giro del lago.... ma io ho una passione per i traghetti, e quando lo vedo li pronto ad accogliermi non resisto e convinco tutti a traghettare verso Tremezzo.

Nell'attesa ci guardiamo le moto ferme e assistiamo alla scenetta tra Ricky ed il bigliettaio, che non riesce a capire che deve fargli due biglietti per due moto e due conducenti.
Si sente solo dire " Ma quindi quante moto? Quante persone? .... non ho capito.... "

Un signore con una bmw fa salire sul traghetto sua moglie, e quando è il suo turno lo bloccano perchè nella corsia della tratta sbagliata. La barca parte .... e lui perde così la sua dolce metà su quel ramo del lago di Como.
Mio marito cerca di convincerlo a cogliere l'attimo e fuggire per sempre.
L'esperienza della traversata è sempre molto bella.
Amo quella sensazione di occhi addosso, quando le persone si mettono ad osservare la sfilata delle moto... e finalmente posso viverla con una moto vera.
Scendiamo a Tremezzo e continuiamo verso Cernobbio, dove ci fermiamo a prenderci un gelato.
Stando attenta a non farmi notare dal vigile della volta scorsa.


Al ritorno verso casa il nostro amico Marco passa davanti a noi per indicarci una strada più breve. Passo così in ultima posizione.
Ed è li che mi rendo conto che la vera zavorrina sono io e che ho ancora molto, molto da imparare.

mercoledì 1 luglio 2020

I PRIMI CURVONI

 

La Playa - Cadrezzate
Nel mese di Luglio iniziamo l'estate da "coppia di Harleysti a sella singola".


Anche solo per andarci a mangiare una pizza vista lago, ci andiamo con le nostre moto.


Sappiamo per certo che non potremmo concederci un viaggio ne un week end, ma questa per noi è vacanza.

Ovviamente ci concediamo subito la nostra gita preferita, al Molo di Ranco, a mangiarci un toast.

Bar Il Molo 

Ranco

Noi

Parcheggio vicino ad una coppia di moto. Lui una piccola 883, lei una Shadow. Inevitabile per me lanciarle uno sguardo d'intesa che dice" Ci sono passata, avrai anche tu la tua Harley, tieni duro "

A fine mese decido che è arrivato il momento di testare strade più serie.

Sono io a trovare gli itinerari solitamente, e scelgo il Cuvignone. Destinazione Vararo.

Così posso insultare solo me stessa.

Ancora una volta mi rendo conto che, nonostante abbia una moto più pesante, dura e potente, affrontare strade complicate è molto più semplice.

Semplice, ma stancante.

Il Cuvignone è impegnativo. Sono lentissima, mi sudano le mani e sento caldo nel casco nonostante l'aria freschina.

Come nostra caratteristica, sbagliamo strada più volte.... ma quando incrocio il furgone del parapendio, che ho fatto anni prima, capisco che più andremo avanti e sempre sarà peggio.

Mollo, mi fermo.... sono a pezzi.

Ricky come sempre mi dice che sono stata bravissima.

Passo del Cuvignone

Così dopo qualche abbraccio di consolazione, torniamo giù per riprendere la strada, finalmente giusta.

La discesa l'affronto da lumachina ,al motto di,,,, chi va piano va sano e va lontano!

Arriviamo a Vararo e mettiamo le moto nell'unico parcheggio.

Il paesino è piccolissimo e quasi deserto. La locanda che avevo visto su internet è ovviamente chiusa, ma nel piccolo piazzale della chiesa hanno piazzato un Truck gestito da una coppia adorabile che cucina di tutto un pò.

Riesco persino a farmi fare un panino vegetariano. Beviamo le nostre birrette, caffè, utilizzo un bagno non proprio Covid Free..... e ripartiamo per tornarcene a casa.

La sera sono veramente stanca!!!!

lunedì 1 giugno 2020

Adesso inizio a guidare la mia Harley


Siamo usciti dal lockdown.

Incredibile che sia andato tutto sempre peggio.

La nostra è tra le categorie che ha dovuto chiudere totalmente.

Ma siamo anche tra i fortunati che hanno ricevuto gli aiuti economici dallo stato.

Sono stati mesi assurdi, tristi, difficili, ma abbiamo anche avuto la possibilità di fermarci, riflettere, dare più amore alle nostre case.

Sono tra quelle persone che poco da importanza al lavoro nella vita, perciò per me dovervi rinunciare non è stato un sacrificio, nonostante faccia un lavoro che amo. La sofferenza del mio lockdown resterà per sempre quel maledetto giorno di maggio, dove ho trovato la nostra gattina senza vita in strada.

Tutto il resto si supera e si affronta.

I nostri amici e parenti non si sono ammalati, le nostre attività hanno riaperto ed ora è arrivato il momento di ricominciare..... di risalire sulla mia sella singola.

Come primo giretto scelgo il classico tour Lago di Monate e Comabbio.

Varano Borghi

La sensazione di un vero motore Harley Davidson sotto il sedere è pazzesca.

Inizio piano piano ad abituarmi alla leva della frizione e al cambio, più duri rispetto alla mia vecchia moto.

Mi abituo a dover gestire la benzina. Essendo una vecchia custom non ho nulla che me lo segnali.

Ma soprattutto mi abituo agli spaventi delle persone quando l'accendo.

Fotografarla è la mia gioia. Mi fermo a Varano Borghi e le scatto una foto di fronte al lago. Quelle fiamme risaltano su qualsiasi panorama.

Mi fermo a Corgeno, vado ad ammirare ninfee e fior di loto e concludo il tour soddisfatta del mio primo giretto in solitaria.

Qualche giorno dopo mi faccio il giro del Lago di Varese.

Mi fermo a Biandronno, Gavirate e Schiranna per scattare qualche foto, ma la realtà è che voglio restare

Biandronno

in sella.

Sto iniziando a prenderci la mano e mi piace un sacco.

Arriva così il momento della mia prima uscita con altri Harleysti.

Destinazione Lago di Como.

Ci dirigiamo verso Cernobbio, dove abita il nostro amico Ricky e dove incontreremo i nostri amici di Milano, Fabio e Beppe.

A Como,nel traffico, incrociamo le loro gigantesche Harley.

Fabio ha la musica alta, hanno i gilet con le patch, i caschettini fighi.... ma ammetto che il rumore delle nostre moto confronto ai loro modelli nuovi, mi rende tanto tanto fiera delle nostre scelte.

Il traffico è pazzesco. Dalle marmitte esce un caldo infernale. le stradine sono piccole ed infilarsi è praticamente impossibile. Ad un certo punto ci ritroviamo in mezzo a così tante moto da sembrare un raduno. Sono tutta sudata e vorrei scendere. 

Arriviamo a Cernobbio e sulla strada incontriamo il nostro amico che ci fa cenno di scendere nella via successiva, fare il giro e risalire per parcheggiare.

Per VIA SUCCESSIVA, ovviamente, lui intende la prima accessibile.... non QUELLA SUCCESSIVA AD OGNI COSTO ANCHE SE E' IN CONTROMANO!!!!

Evidentemente il mio Ricky non coglie l'indicazione e scende in contromano. Mi fermo guardo gli altri e urlo " E' in contromano "

Risposta

" Ma si Gigi è un pezzo piccolo, vai cosa vuoi che succeda"

Basita guardo gli altri due miei amici scendere incontro al DIVIETO

Mi prende l'ansia e.... da brava Italiana, mi butto nel fosso con loro.

La vietta è piccolissima, ci mettiamo un attimo a percorrerla... e quando esco vedo, mio marito già in fondo, Fabio subito dietro e Beppe che sfreccia davanti a me.

Io sono l'ultima, e passo nel momento in cui una volante della polizia mi incrocia.....

ADESSO LEI SI FERMA E SCENDE DALLA MOTO!!

Da quel momento parte una conversazione stile prima superiore

- "HO SOLO SEGUITO I MIEI AMICI SE NO POI LI PERDEVO"  " E SE IL SUO AMICO SI BUTTA DA UN PALAZZO SI LANCIA ANCHE LEI?"

- "LA PREGO SONO L'UNICA DONNA IN MEZZO A TUTTI UOMINI"

E così via....

Intanto mi chiama Ricky " Ma dove sei ?Ti raggiungo!"

Io" Noooo, resta dove sei "

Vigile " No, no gli dica di venire qui anche lui "

Insomma, non so in che modo, ma alla fine il brav'uomo ha  pena di me e mi lascia andare, dicendomi che devo farmi pagare da bere da quei quattro disgraziati.

Appena raggiungo gli altri e parcheggio decidiamo che la nostra gita si sarebbe conclusa li a Cernobbio, con un aperitivo e un pranzo vista lago.

Le emozioni della giornata sono per me sufficienti



Qualche giorno dopo, affronto con il mio Ricky, per la prima volta, l'autostrada.

Andiamo finalmente a trovare i nostri amici a San Giuliano Milanese che non vediamo da mesi.

Mi rendo subito conto che viaggiare con una moto del genere mi fa sentire più sicura e stabile.

Come se fino adesso avessi avuto solo un giocattolo ed ora stessi imparando a guidare veramente.

Ed entrare nella zona residenziale dei miei amici... RUMOROSAMENTE... è un godimento.

Autostrada MI-VA

Rivedersi e dover stare attenti, provare quella sensazione di "pericolo" a stare con chi conosci da una vita, è strano.

Ma il pancione della mia amica Stefania ci dimostra che il mondo non si è fermato.