domenica 10 luglio 2011

Salento ( Puglia ), Lefkada (Grecia )

Quest' anno decidiamo per un viaggio tranquillo, abbiamo passato un anno difficile, di cambiamenti e perso Micia, vogliamo solo rilassarci. Torniamo in Grecia e scegliamo Lefkada, un' isola dello Ionio vicina e, a detta di tutti, molto bella.
Facciamo prima però una tappa in Salento curiosi di provare questa terra mai vista.
Partiamo da Milano la mattina dell' 8 Luglio, senza fretta e programmando una sosta in mezzo dove ci pare. I gatti verranno curati da un equipe di cat sitter composto dalla mia amica e dai mitici suoceri. Il nuovo arrivato Enzo fa ormai parte della nostra piccola comunità di gatti da quattro mesi. Lei ci manca da impazzire.

Milano - Vasto ( Abruzzo ) 8, 9 luglio

Partiamo, abbastanza leggeri quest'anno, solo mare, solo costumi e vestiti da spiaggia.
Iniziamo il nostro viaggio verso il sud e il senso di libertà mi coglie da subito.
Sono di nuovo sulla strada, siamo di nuovo noi due, siamo fuori da tutto e tutti, pronti per affrontare ogni cosa.
Ricky decide di fare l'autostrada fino in Umbria e poi uscire per percorrere strade di campagna.
La scelta è decisamente impegnativa, allunghiamo la strada di almeno 150 km, però il paesaggio che vedo è stupendo.
Campi e campi di meravigliosi girasoli, un lago dal colore smeraldo e stradine tortuose in mezzo la campagna.
Ricky in realtà si pente della scelta ed inizia ad innervosirsi, dietro ad un camion, inspiegabilmente affronta un sorpasso in concomitanza di una curva...guardo di fronte a me e dalla curva sbuca un auto. Sono stranamente tranquilla, abbasso lo sguardo e aspetto lo scontro...non vedo alternativa, non c'è spazio, siamo tra un camion e un auto.
Ricky frena con tutta la forza che ha e ci ritoviamo così vicini al camion da poter vedere gli ingranaggi del motore...miracolosamente ci stiamo noi, la macchina ed il camion.
Alzando una mano in gesto di scusa proseguiamo senza parlarci, increduli di avercela fatta. Non mi arrabbio neanche.
Alla prima sosta ci abbracciamo e mi chiede scusa.
Solo durante il viaggio realizzo cosa ci è successo e mi scende una lacrima.
Torniamo infine sull'autostrada e in Abruzzo siamo stanchi e vogliamo fermarci.
Ricordo che la mia amica mi ha parlato bene di Vasto e usciamo qui.
Sulla strada troviamo subito un hotel, un po' squallido, così proseguiamo tenendolo di riserva.

On the Road, Vasto
A Vasto Marina ci inoltriamo nelle stradine di campagna in mezzo agli ulivi e ci fermiamo in un Bed And Breakfast con un'enorme insegna sulla strada. Una signora molto scortese ci dice che non c'è posto e che non sa come aiutarci.
Cento metri più avanti un altro piccolo Bed And Breakfast più piccolo e senza grandi insegne ci accoglie con amore. Si chiama Le tre Cose.
Sono una coppia di signori che d'estate si rifugiano in questo bella villa immersa nel verde e affacciata sulle colline.
Ci danno una stanza trooppo carina a 70 euro con colazione e ci mettiamo in giardino a chiaccherare con loro. Dicono che sono dispiaciuti che ci fermiamo solo un giorno, che la maggior parte dei turisti passa da Vasto solo per fare una tappa intermedia, invece vale la pena di visitarla.
La sera quando saliamo a Vasto alta capiamo che hanno ragione. E' molto bella, antica, con tanti ristoranti economici e di qualità. Le stradine passano per il borgo fatto tutto di mattonelle e sono illuminate da vecchi lampioni. Sulla passeggiata si può ammirare il mare e Vasto Marina. E' proprio romantico.
La mattina dopo facciamo colazione in giardino con biscotti e marmellata fatta in casa e ripartiamo.

Vasto (Abruzzo ) - Nardò (Puglia ) 9, 14 luglio

Cominciamo il viaggio verso il vero sud e lo notiamo soprattutto dal caldo.
Si respira aria calda e siamo tutti sudati. Ad ogni autogrill ci facciamo una mezza doccia in bagno.
L'autostrada finisce a Bari e da lì sono tutte strade in mezzo al nulla. Fa un caldo pazzesco.

Santa Caterina
Siamo diretti a Nardò, dove un nostro conoscente ha il Bed and Breakfast Conte Goffredo e dove staremo quattro giorni.
Quando arriviamo a destinazione la città è deserta, fa quasi impressione. Non siamo sul mare ma è un buon punto strategico per raggiungere molte città e zone che ci interessano.
Ci raggiunge il proprietario che ci porta in casa.
L'appartamento non è come me lo aspettavo, è grande, in mezzo al paese e senza un giardino, però abbiamo un mega terrazzo sul tetto dal quale si vede la città...anche se pieno di serpenti di gomma, utili, dicono per scacciare i piccioni...a me la cosa inquieta tantissimo.

Nardò

Nardò
La Signora ci accoglie con pomodorini freschi appena colti e delle specie di schiacciatine del posto, Friselle, da ammollare nell'acqua. Mangio subito un pomodoro e svuotiamo una bottiglia d'acqua intera!!!
In camera solo ventilatore, niente aria condizionata, ma notiamo che poche case qui ce l'hanno.
Chiediamo quale sia il posto di mare più vicino e ci andiamo. Sono solo 15 minuti in moto.
La zona è Santa Caterina, il paesino si chiama Santa Maria e ha scogli sul mare, non c'è spiaggia. L'acqua però è spettacolare, trasparente e quando ci buttiamo dimentichiamo tutto il caldo preso.
La sera scendiamo al mare e ceniamo in un ristorante di pasta fatta in casa molto buono. Ci ricordiamo di essere al sud e di non avere fretta di essere serviti...qui tutto si prende con calma. Ma noi ci addattiamo subito. Siamo liberi ed in vacanza.
Il giorno dopo facciamo colazione al bar convenzionato con la stanza e notiamo che in giro non c'è veramente nessuno...e fa un caldo imbarazzante. Sul mare si sta meglio, andiamo a visitare La riserva naturale di Porto Selvaggio, raggiungibile da Nardò in neanche mezz' ora di strada.
Con una bella passeggiata in mezzo ai boschi si raggiungono punti con scogliere su un mare cristallino, verde e trasparente.
Anche qui niente spiaggia ma riusciamo a ficcare l'ombrellone, essenziale visto il sole, tra le rocce e goderci la giornata anche camminando per la riserva. Due bellissimi cagnoloni riposano all' ombra della bancarella dei loro proprietari che vendono gioielli e artigianato fatto da loro.

Riserva di Porto Selvaggio

Riserva di Porto Selvaggio
Al ritorno ci facciamo un giro per Nardò che troviamo veramente bella, antica, barocca e suggestiva. Ci dicono che nella piazza principale ci hanno girato anche un film, il padre delle spose, con Lino Banfi.
E' comunque una città fantasma, con pochissima gente in giro. Cani più che altro.
A casa ci facciamo un aperitivo con le cose dateci dalla padrona di casa, sul tetto e guardiamo il tramonto su Nardò, e le frise sono così buone e sostanziose che ci fanno da cena.
La sera andiamo a Gallipoli. Non ci mettiamo molto e sul viale principale, quello dei negozi che si fa per raggiungere il centro storico, c'è un traffico pazzesco e centinaia di persone intorno.

Gallipoli
Non ci piace.
La parte vecchia invece è molto carina, sorge su una specie di fortezza sul mare e per arrivarci percorriamo un ponte con tante bancarelle di souvenir e artigianato locale.
Le stradine nel centro storico, con negozietti e gelaterie sono davvero carine. Vediamo uno spettacolo di artisti di strada....terribili, mangiamo un mega gelato e torniamo a casa....nell'appartamento che tanto mi inquieta.
Fa caldo, è enorme e ci siamo solo noi....
Il giorno dopo andiamo verso Leuca, ci mettiamo circa un' ora e mezza.
Ci fermiamo in una zona chiamata le Maldive del Salento, e mai voce è stata più azzeccata. Il mare è piatto, trasparente e cristallino. La sabbia è morbida e pulita. A poco prezzo affittiamo un ombrellone e stiamo qui fino al tramonto diventando nerissimi. Stupendo.

Lecce

Lecce
La sera cotti dalla giornata di totale relax decidiamo di rimanere a Nardò per cena...ma trovare qualcosa di aperto è impossibile. Le famose sagre di cui tutti ci parlavano sono pubblicizzate ovunque ma iniziano tutte a fine luglio.
Alla fine presi dalla disperazione chiediamo a due persone fantasma che passavano in quel momento di indicarci una pizzeria. La prima che ci consigliano è chiusa...strano...la seconda è aperta e mangiamo una pizza molto buona.
Il giorno dopo andiamo a Porto Cesareo. E' domenica, c'è traffico e nella prima spiaggia dove ci fermiamo non c'è un buco fino all'acqua per sederci. Ci spostiamo in un' altra spiaggia vuota, su una specie di Laguna ma il mare è bollente e oleoso. Ci fermiamo in un bar a pranzare e bere birra perchè il caldo ci sta uccidendo.
Impossibile oggi godersi il mare, troppa gente e immaginiamo che delirio possa essere ad agosto. Decidiamo di andare a visitare Lecce.
In mezz'oretta siamo arrivati ed iniziamo a passeggiare per le viuzze barocche. La città ci piace subito, è vitale, bianca e con i balconi delle case tutti lavorati.
La piazza con la enorme cattedrale, l'anfiteatro, il giardino con un piccolo cucciolo di cane adorabile.
Ceniamo in un  ristorante tipico, caldo e accogliente. Mangiamo orecchiette con le cime di rapa, burrata e beviamo vino...tanto vino.
Quando usciamo sono talmente brilla che non riesco a raggiungere la moto, ci fermiamo in un bar perchè devo fare pipì...usciti di lì la pipì mi scappa ancora talmente forte che mi metto a farla in una via con Ricky che fa da palo.

Leuca

Porto Cesareo
Mi riprendo e torniamo verso casa felici.
Il giorno dopo torniamo a Porto Cesareo e troviamo una spiaggia bellissima, in una baia.
Il mare è azzurro e blu. Noleggiamo un pedalò e ce ne stiamo tutto il giorno sotto il sole.
Quando torniamo a casa dobbiamo preparare le valigie e una volta saliti Ricky prende le chiavi dei bauletti e scende per staccarli. Io vado verso la cucina e vedo distintamente sulla parete bianca un ombra di uomo che si fa sempre più grande. Nonostante abbia chiaramente visto Ricky uscire dalla porta d'ingresso mi ripeto con il cuore in gola che può essere solo lui, di stare tranquilla, ma quando dalla cucina appare un uomo diverso da quello che mi aspettavo urlo fortissimo O MIO DIO CHE SPAVENTO!!!!
L'uomo non è altro che il proprietario, che, pensando non ci fosse nessuno, era entrato a fare dei controlli in terrazza...l'uomo più silenzioso della terra.
Lui è mortificato, ma mentre cerchiamo di parlare d'altro, delle bellezze del posto, noto che sotto i baffi fatica a stare serio....ecco, la mia bella figura anche in Salento è stata fatta.
L'ultimo giorno abbiamo il traghetto a Brindisi alle 21, così la mattina torniamo alla Riserva di Porto Selvaggio entrando da un altro ingresso dopo torre Uluzza.
Scendiamo tra i boschi e ci piazziamo su uno scoglio abbastanza piatto.
Una famiglia pugliese pranza con frese e pomodorini che bagnano nel mare.
Ci rilassiamo e salutiamo questa terra che tanto ci è piaciuta, ma che sicuramente siamo riusciti a goderci al meglio dato l' ottimo periodo, Luglio.

Brindisi, Lefkada 14, 22 Luglio ( Grecia )

Arriviamo a Brindisi abbastanza presto e ci facciamo un giro alla Decathlon per comprarci dei materassini. Al porto giochiamo a carte e accarezziamo il cane che abita qui, in attesa della nave.

Porto di Brindisi, Tramonto e alba sulla nave per Lefkada
Quando ci imbarchiamo decidiamo di piazzarci all'interno su comodi divanetti. Partiamo intorno alle 23, godendoci il tramonto.  Il viaggio sarà di una nottata, ma vogliamo farcela bene. Dopo aver letto, cenato con panini e giocato a carte ci mettiamo comodi.
La nave è quasi completamente vuota....quasi...l'unico gruppo di ragazzi americani in visita in Italia e diretti in Grecia, decisi a broccolare le uniche ragazze americane in visita in Italia e dirette in Grecia si mette proprio dietro di noi!!!!
Parlano, ridono e bevono tutta la notte. La voce del biondo ragazzo alto mi entra talmente dentro che credo di sognarlo pure....un incubo...dormiamo malissimo.

Pefkoulia Beach
Sbarchiamo a Igoumenitsa la mattina alle 6.30 e sono finalmente di nuovo su terra greca...felicissima.
E' presto, il mare è piatto, colorato e non c'è nessuno.

Pefkoulia Beach

Pefkoulia Beach
Da qui a Lefkas Town ci sono circa 100 km, un oretta.
La raggiungiamo senza problemi, passiamo attraverso una nave ponte che collega l'isola alla terraferma e ci ritroviamo sul lungomare che ci sembra adorabile.
Usciamo dalla città cercando un posto tranquillo. Dopo poco, superiamo un promontorio e scorgiamo una spiaggia stupenda con un mare di mille colori commovente.
Vogliamo dormire qui e ci dirigiamo verso il primo hotel sulla spiaggia che troviamo, consapevoli del fatto che non troveremo mai posto.
Ci accoglie il propietario alquanto annoiato e, non solo ci trova una stanza, ma costa solo 40 euro a notte.

Monastero
Presa!
Siamo sulla spiaggia di Pefkoulia Beach,lunga e bianca, c'è un ristorante, un bar e la piscina.
La stanza è piccola ma con un balconcino tutto azzurro e di legno.
Andiamo subito a prendere il sole e tutto intorno tra i boschi ci sono le persone che fanno campeggio libero, consentito in queste zone.
La sera andiamo a Lefkada Town, passeggiamo nella via principale con tutti i negozietti e le taverne, fino ad arrivare al lungomare per goderci il tramonto dai ponticelli che attraversano i canali.

Aghios Nikitas
Ceniamo in una taverna interna con gatti ovunque e tovaglie a quadri bianchi e verdi.
Nel tavolo di fianco a noi un gruppo di Italiani sta facendo conoscenza con il loro skipper per partire l'indomani in barca.
Mangiamo tanto e bene, come quasi sempre in Grecia ed io mi sento a casa.
Iniziamo così ogni giorno la visita alle molte spiagge dell'isola.
Egremni Beach è una delle più belle. Parcheggiando la moto è raggiungibile scendendo una lunga e faticosa scalinata, ma il paesaggio che vediamo man mano è commovente. Sotto un enorme scogliera bianca a picco su un mare dai colori turchesi intensi, una lunga lingua di sabbia chiarissima. Sembra di essere in Brasile.
Il vento è sempre molto forte e il mare è mosso con onde alte, ma non c'è tanta gente e attorno a noi e al nostro super ombrellone c'è un sacco di spazio.
La risalita è durissima ed il bar che si trova alla fine fa affari d'oro.

Cascate, Lefkada Orientale
Ci mettiamo sulla terrazza e non riusciamo a smettere di guardare sotto di noi questa spiaggia meravigliosa. I bagnanti sembrano tante formichine.
La Spiaggia dei Mulini è molto suggestiva ma non adatta per fare il bagno. Le onde sono alte e principalmente ci sono surfisti. Un grande cagnolone randagio ci accompagna durante la nostra passeggiata e sulla strada un ragazzo con uno skate e una specie di paracadute si fa tirare dal vento. Io approfitto delle strade vuote per guidare un pochino la nostra moto.
Affacciato su questa spiaggia su un promontorio c'è un carinissimo Monastero che si può visitare all'interno, immerso nella pace e nel verde e con una zona con conigli, cerbiatti, uccelli di ogni tipo e tartarughe.
La sera ceniamo a Lefkada Town, dove ci sono bancarelle e locali con musica dal vivo, oppure passiamo una tranquilla serata nel paesino vicino a dove dormiamo Aghios Nikitas, che io adoro.
Solo una semplice unica via con taverne colorate, negozi di souvenir e un bar sulla spiaggia.

Egremni Beach,Itaca, Cefallonia

Itaca, Cefallonia
Troviamo un ristorante che adoriamo subito, soprattutto perchè è pieno di gatti, un po' troppo magri, e il proprietario parla italiano.
Mangiamo sempre bene e non ci viene voglia di provare nessun altro posto.
Nel locale sulla spiaggia vive un gattino che avrà tre mesi e, nonostante la mia caparbietà, non riesco mai a piazzarmi al tavolo dove lui dorme.
Ci trovo sempre una coppia o una famiglia che se lo spupazzano sotto i miei occhi...uffa.
Quando siamo stanchi di girare o non abbiamo voglia di muoverci troppo stiamo alla nostra spiaggia, anche se il vento fa alzare il mare e sparire gran parte dello spazio.
Ci rilassiamo in piscina, al bar o sul nostro terrazzino mangiando olive prese a Lefkada Town e bevendo birra.
Visitiamo le Cascate, nominate sulla Lonely Planet come luogo per rinfrescarsi dopo giornate di sole.
Sono nella zona orientale dell'isola e le raggiungiamo in un' oretta circa.
Si parcheggia la moto e si fa una piccola passeggiata tra i boschi in mezzo alle rane. La grande cascata è in realtà un rigagnolo d'acqua che scende giù da una roccia in una pozza di acqua gelida. E' comunque carino, vedo una rana piccolissima e poi ci fermiamo in un bar ricavato usando lo spazio sotto un grande albero.
Trovo sempre pazzesco e grandioso come i greci riescano a creare situazioni suggestive anche in mezzo al nulla.

Egremni Beach

Kalamithsi Beach
C'è la musica, cocktail e fiori colorati. Siamo seduti sotto un enorme tronco e grandi rami che ci riparano dal sole. Beviamo la nostra birra e torniamo a prendere la moto trovandoci sotto un gattino che dorme alla sua ombra.
Al ritorno ci fermiamo in un piccolo porto a fotografare i pescherecci e le taverne sui moli.
Questa zona dell'isola è molto diversa, più verde e con spiaggie a ciotoli, ricorda molto la croazia.
Preferiamo rimanere dalla nostra parte..
Sicuramente la nostra spiaggia preferita, dove andiamo per due giorni di seguito è Kalamithsi
Ha due lati, uno più turistico con bar e ombrelloni, e uno più solitario raggiungibile passando attraverso una difficile strada tra bambù e cespugli. Noi, ovviamnete scegliamo questa.

Kalamithsi
Il posto è pazzesco, con solo una decina di persone, di cui due completamente nudi con la loro capanna fatta con i bambù. Sono organizzatissimi, hanno tutto, letto, fornello, acqua... hanno pure un vaso con i fiori appoggiato su un sasso che usano come tavolino. Fantastici, vivono qui.
Noi troviamo il nostro posto ideale. Sabbia perfetta, mare stupendo, tre enormi scogli che sbucano dall'acqua che rendono il paesaggio estremamente suggestivo. Stiamo qui tutto il giorno e ci torniamo anche il giorno dopo.
E' rilassante e sembra di essere oltreoceano. Un altro gruppi di ragazzi scende con tende e sacchi a pelo per passare qui la notte.
Un pochino li invido... ma poi penso alla nostra bella stanzina vicino al mare, dove la notte faccio mettere a Ricky asciugamani sotto la finestra per paura che possa entrare un serpente e mi rendo conto che quella è la mia dimensione.

Spiaggia dei Mulini
Tornando verso casa ci fermiamo a cenare in un ristorante sulla strada con la terrazza sulla baia, stupenda. Ci godiamo il tramonto mangiandoci una buonissima orata al forno e spendendo pochissimo.
Amo questa terra, non riesco a farne a meno. Ogni anno so che se anche faremo altri viaggi qui ci tornerò sempre.

Kathisma Beach
Nell'agenzia di Lefkada Town prenotiamo il traghetto del ritorno pagandolo veramente troppo, sempre meglio prenderlo dall'Italia e ci prenotiamo per una gita in barca per visitare Itaca e Cefallonia.
Il barcone è enorme e pieno di Italiani. Facciamo la prima tappa ad Egremni Beach e un signore dietro di me, credendoci stranieri, chiede alla moglie perchè una ragazza si deve ridurre come me...parlando dei tatuaggi...lei lo azzitisce subito spiegandogli che siamo italiani...e noi facciamo finta di niente sorridendo sotto i baffi.
Facciamo i tuffi dal trampolino e Ricky dal tetto della barca.
Dopo un bel pò di tempo in mare, dove vediamo alte scogliere con fari e spiaggette sconosciute, arriviamo a Cefallonia.
E' piccola e ci facciamo una passeggiata al porto dove c'è qualche negozietto e giù verso una spiaggia di ciotoli dove mi faccio un bagno. Qui è tutto più verde, anche il mare ha più questi colori, è sempre molto bello ma preferiamo la nostra Lefkada.
Torniamo sulla barca dove hanno fatto salire una scolaresca romana in vacanza con gli educatori...veramente fastidiosi.
Anche qui mi devo sorbire i commenti delle ragazzine sui miei tatuaggi e il mio vestito da "tende de mi nonna", come l'hanno definito... niente si vede che non diamo proprio l'aria degli italiani.
Comunque li lascio parlare mangiandomi dei gustosi Souvlaki fatti alla griglia sul ponte.
Itaca è più piccola e ci danno un sacco di tempo per fermarci, ma non è che ci sia un gran che da fare.

Lefkada Town
Ci fermiamo a bere birra in un locale al porto dove c'è una gatta con tutti i suoi cuccioli e poi ci dirigiamo alla spiaggetta vicino.
Presa però dalla mia solita asocialità insisto con il voler scendere dalla piccola scarpata sulla strada per starcene da soli sugli scogli invece di mischiarci alla plebe nella baia.
Ricky mi fa notare che la discesa è ripida e pericolosa, ma io insisto e alla fine mi lascia andare innervosito, chiarendo che non mi aiuterà in caso di bisogno.
Inizio la mia discesa in ciabatte, ma dopo due passi verso il basso mi prende il panico... inizio a ridere nervosamente ma ho paura, sento che una mossa sbagliata mi farà schiantare sugli scogli.
Guardo mio marito che non accenna ad aiutarmi e continuo a ripetere...NE SCENDERE, NE SALIRE....
Alla fine prendo forza e retrocedo sul sedere passando su tutti i rovi e graffiandomi tutta.
Sono sudata e le infradito scivolano pericolosamente.
Arrivata in alto Ricky mi prende per un braccio e non ci rivolgiamo più la parola... ma ridiamo di gusto. Me la sono meritata.
La spiaggia è vicina e raggiungibile con una scala...ci buttiamo in acqua...insieme agli altri occupanti della barca.
Il viaggio di ritorno è tranquillo, con una pausa bagno all'isola di proprietà della famiglia Onassis.

Lefkada Town, polizia in Trtansalp
Alla fine è stata una gita interessante e ben organizzata, ci voleva.
Gli ultimi giorni il tempo è veramente ventilato con mare molto mosso che porta, soprattutto nella nostra spiaggia, numerose alghe.
Andiamo a Kathisma Beach più organizzata e fighetta, il mare è comunque bellissimo ma le onde sono troppo alte per me. Ricky ci si butta a capofitto e si diverte come un bambino.Ci prendiamo da bere in un locale molto trendy sulla spiaggia dove con solo un thè freddo possiamo usufruire di docce, bagni, piscina e lettini.
Probabilmente la sera è una zona di locali e molto più animata, ma noi non possiamo fare a meno della tranquillità greca cenando nella nostra taverna e prendendo il caffè shekerato al nostro localino con il gatto sulla baia di Aghios Nikitas.
Dal nostro paesino parte una scalinata abbastanza impegnativa  tra le piante per raggiungere la spiaggia di Milos, che vista dall'alto ti riempie il cuore da quanto è bella.
Milos Beach
Purtroppo anche qui il mare mosso ha portato via un buon pezzo di sabbia, ma ci si riesce a piazzare sulle dune e guardare le onde giganti che si stagliano sugli scogli facendo spruzzi altissimi è stupendo.
Il cane di due ragazzi apprezza i nostri teli mare e continua a venire a sdraiarsi da noi.
Ricky decide di affrontare le onde e mi porta con se. Sono altissime e qualcuna mi porta via talmente forte che perdo Ricky e mi riempio le mutande di sassi. Sono divertita e spaventata allo stesso tempo.
E' il nostro ultimo giorno di mare, e siamo un pochino tristi.... ma abbiamo tre gatti che ci aspettano.
La mattina dopo partiamo con calma, salutando questo posto meraviglioso.

Lefkada - Ancona - Milano

A Lefkada Town dobbiamo aspettare il passaggio delle barche a vela prima di poter passare sul ponte barca che, una volta chiuso ci consentirà di tornare sulla penisola.
Il viaggio ce lo prendiamo con calma, la nave ce l'abbiamo all'ora di cena.
Ci fermiamo qua e là a guardare il paesaggio e scattare fotografie.
Mentre ricky è intento a fare pipì tra le fronde scorgo un sasso da dove poter ammirare una baia stupenda...ma ecco che l'incubo di tutta la vacanza mi si avverà in questo istante. Appena metto piede sul masso a due...e dico due...centimetri dalle mie dita striscia noncurante e con tutta la tranquillità di questo mondo una schifoso serpente marrone. Corro come una pazza con il cuore in gola da Ricky...ma quando torno, non contenta di averlo visto già abbastanza bene, ovviamente il mio amico rettile non c'è più. Ma giuro di non averlo sognato.

Tornando verso casa
Ci fermiamo in un paesino sulla strada e pranziamo in un ristorante affacciato su un tranquillo porto. Ci sono due cani e un gatto, alquanto assonnati e, ormeggiate al porto, delle barche a vela di italiani, con tanto di stupendo cagnolone a bordo.
Beviamo vino e ci abbuffiamo talmente che quando arriviamo al porto di Igoumenitsa non credo di riuscire ad aspettare le tre ore che mancano...ho bisogno di andare in bagno...
Passando dal bar noto che il figlio del proprietario sta iniziando una discussione con un cliente, alzando la voce.
Ma la mia missone è più importante. Entro nel wc e provo a fare quello che va fatto.
I toni al di furoi però iniziano a farsi più agitati e io non riesco a concentrarmi. Rinuncio e torno da Ricky passando dal bar.
Il padre del proprietario pare sia intervenuto a calmare la situazione, mentre il cliente ubriaco non sembra molto convinto a mollare il colpo.
Dopo un quarto d'ora, quando tutto sembra più tranquillo, ci riprovo....ma appena entro nel bagno e inizio a pensare seriamente al da farsi, fuori si scatena l'inferno...grida, bicchieri rotti, sedie che cadono.
Niente ci rinuncio ed esco, ma sia io che la ragazza con il mio stesso problema non sappiamo se uscire.
Quando vediamo entrare nel bagno degli uomini un tipo tutto insanguinato corriamo fuori. Ricky mi sta aspettando tutto agitato e mi porta al nostro posto.
Per terra c'è di tutto... una camicia strappata, collane e tavoli ribaltati.
Mi spiega che si sono dati un sacco di botte.

Tornando verso casa
Il tutto si conclude con l'intervento della polizia che porta via il figlio del barista e l'altro uomo tutto insanguinato.
Il padre del ragazzo riprende a servire i clienti con la camicia sporca di sangue e quando mi sfiora solo il pensiero di tornare sul water, da non credere, scoppia un enorme incendio sulla collina davanti a noi.
Intervengono pompieri con camionette e aereoplani con cisterne d'acqua...ed io decido di non andare più in bagno.
Sul traghetto ci piazziamo all'aperto, mangiamo dei panini freddi ed io mi addormento come un sasso.
Ricky non dorme tutta la notte e mi sveglia nel bel mezzo della traversata per propormi di dormire su una sedia sdraio!!!! Ma io sono così felice per terra!!!
La mattina ad Ancona è visibilmente provato dalla notte in bianco e ci riporta a casa il prima possibile.
I nostri gatti e la nostra amata casa ci accolgono con caloroso amore, anche se non trovare più lei è sempre doloroso.
Amiamo la Grecia e visiteremo tutte le isole prima di morire, perchè è un posto che ci regala sempre gioie ed emozioni, ma tornare a casa nostra e poterci godere la nostra Milano quando tutti sono in vacanza non ha prezzo.

Sara e Ricky

Altre foto su http://www.flickr.com/photos/sarabress/sets/72157627152603683/