lunedì 10 agosto 2020

BELLAGIO




Nonostante il periodo scegliamo comunque di prenderci una settimana di pausa.
Il lavoro ha ripreso abbastanza bene, con tutte le nuove limitazioni, ma i clienti ci sono e questo ci ha fatto riprendere parecchio fiato.
Così organizziamo la prima gita lunga scegliendo come meta Bellagio.


Con noi i nostri amici Ducatisti, anche se purtroppo Sara come zavorrina, perchè la sua moto ancora dal meccanico, e il nostro amico Riccardo con l'ennesima Harley diversa.
Partiamo da Bodio, passando per Malnate, Olgiate comasco.
Ovviamente non capiamo bene il punto d'incontro con il nostro amico Harleysta e alla fine ci fermiamo in una strada in salita nei pressi di Como, dove lui ci raggiunge.
La strada per Ballagio è panoramica, stretta e con belle, facili curve.
Sono sempre la lumaca del gruppo, ma almeno non sono totalmente di peso. Sto migliorando piano piano.
Arrivati a destinazione lasciamo le moto al porto e ci facciamo una passeggiata.
Sembra che il Covid non esista.
Ci fermiamo in un bar all'aperto a berci una birretta, poi saliamo nel borgo e ci prendiamo un panino in una rosticceria.
Torniamo verso le moto con l'idea di fare tutto il giro del lago.... ma io ho una passione per i traghetti, e quando lo vedo li pronto ad accogliermi non resisto e convinco tutti a traghettare verso Tremezzo.

Nell'attesa ci guardiamo le moto ferme e assistiamo alla scenetta tra Ricky ed il bigliettaio, che non riesce a capire che deve fargli due biglietti per due moto e due conducenti.
Si sente solo dire " Ma quindi quante moto? Quante persone? .... non ho capito.... "

Un signore con una bmw fa salire sul traghetto sua moglie, e quando è il suo turno lo bloccano perchè nella corsia della tratta sbagliata. La barca parte .... e lui perde così la sua dolce metà su quel ramo del lago di Como.
Mio marito cerca di convincerlo a cogliere l'attimo e fuggire per sempre.
L'esperienza della traversata è sempre molto bella.
Amo quella sensazione di occhi addosso, quando le persone si mettono ad osservare la sfilata delle moto... e finalmente posso viverla con una moto vera.
Scendiamo a Tremezzo e continuiamo verso Cernobbio, dove ci fermiamo a prenderci un gelato.
Stando attenta a non farmi notare dal vigile della volta scorsa.


Al ritorno verso casa il nostro amico Marco passa davanti a noi per indicarci una strada più breve. Passo così in ultima posizione.
Ed è li che mi rendo conto che la vera zavorrina sono io e che ho ancora molto, molto da imparare.

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