giovedì 27 agosto 2020

GIRETTI

Corgeno

 E' sicuro un'estate complicata, dove puoi finalmente muoverti, ma non ti senti libero di farlo completamente.

Noi cerchiamo di stare con i nostri animali e goderci le nostre moto il più possibile.

Corgeno

E lavorare fino a che ce lo consentiranno, dato che ormai conviviamo con l'incertezza del futuro.

Ho dovuto festeggiare i miei 43 anni in lockdown, così Ricky decide di portarmi al nostro tradizionale ristorante da Compleanno di Gigi, con qualche mese di ritardo.

Si chiama "Il Marinaio" e si trova a Corgeno.

Mi vesto carina, ma comoda per andare in moto.

Andiamo prima giù al lago a farci un aperitivo e a guardare il tramonto.

La nuova location del ristorante è bellissima.  www.ristoranteilmarinaio.it

C'è un bel cortile dove hanno messo qualche tavolino e si sta veramente tranquilli. Solo il rumore delle nostre moto disturba la quiete.


Ristorante Il Marinaio

Ceniamo come sempre benissimo. Il Gelato artigianale è la loro chicca. La cameriera mi dice che la donna in moto è una figa pazzesca e che le nostre moto sono stupende.

E poi mi prendo un attimo per chiedere alla proprietaria che fine abbia fatto Branzino, il gatto del ristorante. Finisce che piangiamo dietro alle mascherine. Perchè tutte e due sappiamo cosa significhi trovare il proprio gatto senza vita in strada.


Sacro Monte

Il Sacro Monte resta per me una meta difficile. Tante curve, strade strette e altre auto che mi mettono pressa.

L'ultima volta, con la vecchia moto, avevo proprio fatto la figura dell'imbranata. Così quando Ricky mi propone questo giro, svio sempre un pochino.

Però le cose vanno affrontate e quindi decido di riprovarci.



Ancora una volta la conferma che con una moto più "seria" l'aderenza e la stabilità è migliore.

Mi sento più sicura e salgo senza particolari intoppi... mantenendo sempre la mia andatura lumaca.

Il Sacro Monte è sempre bello. Parcheggiamo in mezzo alle altre moto, ci mangiamo un toast, facciamo una passeggiata nel borgo e ripartiamo, lasciando il posto ad una coppia con una bella grossa Harley.


Sono così felice di aver potuto regalare, a mio marito, la sensazione finalmente di una sella singola. Certo in discesa sono talmente lenta che non so, onestamente, cosa preferisca tra le due opzioni... ma poi mi dice che quando guarda la mia schienina sulla moto impazzisce ed io so che questo è il nostro nuovo equilibrio.

Due cuori, due moto.

venerdì 14 agosto 2020

MADONNA DEL SASSO, LAGO D'ORTA

 


Oggi partiamo per una gita lunga soli soletti come piace a noi.

Scelgo l'itinerario. Meta. un santuario sopra il lago d'Orta.

Passiamo da Vergiate, Sesto Calende, Arona, Stresa.... dove rimango colpita dall'enorme bandiera esposta fuori dal Grand Hotel Excelsior, quello del film di Abatantuono, per intenderci.

Sullo striscione scrivono che, causa Covid, sono stati costretti a chiudere ma che sperano di tornare più forti l'anno successivo.

Prima Chiesa

A Gravellona Toce andiamo in direzione Omegna per poi salire verso il Monte San Giulio.

Paesaggi meravigliosi, tranquilli, nel verde, con poca gente in strada.

La salita verso il santuario è un pochino impegnativa.... ma ormai avrete capito che le curve non sono ancora il mio forte... che detto da una motociclista, è una vera bestemmia.

Ci fermiamo alla prima chiesa da dove si vede un pochino il lago.

Fosse stato per Ricky quello sarebbe stato il nostro arrivo, ma la Gigi, che consulta mille foto prima di pianificare un itinerario, sa per certo che di strada ne manca ancora.

In effetti la strada continua in salita, con curve ancora più strettine, ma in mezzo a meravigliosi abeti.


Santuario Madonna del Sasso


Il Santuario si trova facile. C'è un grosso parcheggio con un chioschetto. Giù da qualche gradino si raggiunge il belvedere. 

Il panorama è mozzafiato. Si vede tutto il lago d'Orta.

Visito l'interno della chiesa dove, al posto dell'acqua santa, hanno messo l'igienizzante mani.

Scegliamo di pranzare al baretto del parcheggio, dove un gruppo di local, uno dei quali con la sua bella Harley parcheggiata lì vicino, si lamenta che i Milanesi in vacanza gli stanno portando il covid.




Riprendiamo le moto, ci fermiamo sulla strada panoramica per scattare qualche foto e scegliamo di fare un piccolo giro del lago, fermandoci a bere un caffè in bar molto anni 60, per poi dirigerci sul Lago Maggiore e prendere il traghetto ad Intra.... perchè io ho la passione dei traghetti!

Sbarchiamo a Laveno e a casa ci tuffiamo in piscina stanchi ma soddisfatti della bellissima esperienza.

 



lunedì 10 agosto 2020

BELLAGIO




Nonostante il periodo scegliamo comunque di prenderci una settimana di pausa.
Il lavoro ha ripreso abbastanza bene, con tutte le nuove limitazioni, ma i clienti ci sono e questo ci ha fatto riprendere parecchio fiato.
Così organizziamo la prima gita lunga scegliendo come meta Bellagio.


Con noi i nostri amici Ducatisti, anche se purtroppo Sara come zavorrina, perchè la sua moto ancora dal meccanico, e il nostro amico Riccardo con l'ennesima Harley diversa.
Partiamo da Bodio, passando per Malnate, Olgiate comasco.
Ovviamente non capiamo bene il punto d'incontro con il nostro amico Harleysta e alla fine ci fermiamo in una strada in salita nei pressi di Como, dove lui ci raggiunge.
La strada per Ballagio è panoramica, stretta e con belle, facili curve.
Sono sempre la lumaca del gruppo, ma almeno non sono totalmente di peso. Sto migliorando piano piano.
Arrivati a destinazione lasciamo le moto al porto e ci facciamo una passeggiata.
Sembra che il Covid non esista.
Ci fermiamo in un bar all'aperto a berci una birretta, poi saliamo nel borgo e ci prendiamo un panino in una rosticceria.
Torniamo verso le moto con l'idea di fare tutto il giro del lago.... ma io ho una passione per i traghetti, e quando lo vedo li pronto ad accogliermi non resisto e convinco tutti a traghettare verso Tremezzo.

Nell'attesa ci guardiamo le moto ferme e assistiamo alla scenetta tra Ricky ed il bigliettaio, che non riesce a capire che deve fargli due biglietti per due moto e due conducenti.
Si sente solo dire " Ma quindi quante moto? Quante persone? .... non ho capito.... "

Un signore con una bmw fa salire sul traghetto sua moglie, e quando è il suo turno lo bloccano perchè nella corsia della tratta sbagliata. La barca parte .... e lui perde così la sua dolce metà su quel ramo del lago di Como.
Mio marito cerca di convincerlo a cogliere l'attimo e fuggire per sempre.
L'esperienza della traversata è sempre molto bella.
Amo quella sensazione di occhi addosso, quando le persone si mettono ad osservare la sfilata delle moto... e finalmente posso viverla con una moto vera.
Scendiamo a Tremezzo e continuiamo verso Cernobbio, dove ci fermiamo a prenderci un gelato.
Stando attenta a non farmi notare dal vigile della volta scorsa.


Al ritorno verso casa il nostro amico Marco passa davanti a noi per indicarci una strada più breve. Passo così in ultima posizione.
Ed è li che mi rendo conto che la vera zavorrina sono io e che ho ancora molto, molto da imparare.