Durante le festività natalizie la nostra nuova vita ci regala un ulteriore sorpresa.
Avevamo già pensato che avremmo preso un cane prima o poi, ma che arrivasse piovuta dal cielo una cagnolina di due mesi, proprio non potevamo aspettarcelo.
Così il 2015 è diventato l'anno dell'arrivo di Nina, una cucciola di pastore maremmano abbandonata nelle campagne toscane, ma abbastanza forte e intelligente da cercare aiuto in casa di un nostro parente, che l'ha accolta e sistemata.... a casa Baldo.
Ci rendiamo subito conto che avere un cane implica una grande responsabilità e senza nessun aiuto abbiamo la necessità che Nina diventi il più possibile indipendente.
Lei è meravigliosa e capisce subito questa cosa imparando a rispettare i gatti e a vivere in giardino.
E' per lei e anche per l'economia di famiglia, che decidiamo di non organizzare nessun viaggio in moto, ma convinti che la settimana di ferie di Ricky ad agosto, potremmo fare mille gite.
Quella settimana Nina decide di scappare tutti i giorni..... Quella settimana Ricky e mio padre la passano a saldare un'aggiunta alla cancellata.
Le gite che andrò pertanto a descrivere non saranno molte.... ma noi siamo felici così.
La decisione di adottare Nina è stata in assoluto la migliore presa in tutta la nostra vita.
Angera - Lago di Mergozzo , Maggio
Continuerò a ripetere quanto vivere qui faciliti la vita del motociclista.
Passiamo giornate intere in giardino e poi quando non abbiamo più sole prendiamo la moto e in un attimo ci ritroviamo a visitare posti meravigliosi.
Così ci capita di dirigerci a caso verso il lago di Monate, per poi seguire le indicazioni per Ispra e svoltare verso Angera.
Percorriamo le stradine del borgo fino ad arrivare alla bellissima rocca. Lasciamo la moto spavaldi in mezzo alle auto in cerca di parcheggio, ci mettiamo in fila per entrare, ma non arriviamo neanche a metà strada perche alla vista del costo del biglietto d'ingresso pensiamo che alla fine dentro ci siamo già stati per la gita delle elementari.
Angera |
Una passeggiata, un aperitivo e torniamo in sella.
Un giorno ci capita invece di puntare verso Arona.
Avevo già notato da quelle parti un cartello che indicava il Lago di Mergozzo, così ci dirigiamo verso Gravellona Toce, passando per Meina, Stresa, Baveno costeggiando tutto il lago Maggiore.
In circa 40 minuti raggiungiamo una piazzetta molto carina sul Lago di Mergozzo.
Ci sono due locali molto belli e una birreria con birra artigianale.
Ci scoliamo due birre e poi ripartiamo.
Lago di Mergozzo |
Decidiamo di fermarci a Intra e prendere il traghetto.
In fila ad aspettare una compagnia di Harleysti tedeschi.
Quando entriamo il barcone trema.
Fare la traversata fino Laveno è sempre molto dolce e mi ricorda la mia infanzia... ma io non vedo l'ora di salire in sella ed uscire accodata a tutti quei motociclisti.
Così arriviamo, siamo pronti, salgo dietro il mio centauro, i motori si accendono e... " Cazzo Gigi, i guanti!!!! Ho lasciato i guanti sui sedili di spora!!! "
Smonto dalla moto, salgo le scale contromano spintonando la povera gente che sta uscendo, trovo i guanti, scendo le scale di corsa, spintonando anziani e bambini... arrivo ..... il gruppo di motociclisti se ne è già bello che andato e noi tapini usciamo comne sempre in solitaria in mezzo alle auto grigie.
La strada da Laveno a casa nostra passando da Besozzo, Biandronno e Galliate ci piace sempre tanto e arrivare a Bodio e vedere la nostra maremmana che ci aspetta... ma sopratutto che non è scappata, ci riempie il cuore.
Cascate del Toce , Luglio
Decidiamo di provare a fare una gita lunga e lasciare Nina a casa un pochino più del solito.
Da tempo volevo portare Ricky alle cascate del Toce, posto che ricordavo spettacolare.
Ci dirigiamo verso Vergiate, passando per i paesini di campagna che ci piacciono tanto.
Superiamo Castelletto Ticino, scoprendo un paese di centri commerciali e negozi, molto interessante per spese future, passiamo dalla bellissima Stresa, raggiungendo Gravellona Toce, luogo che già in passato ci aveva lasciati perplessi.
Cascate del Toce |
Da qu in circa un ora e un quarto si raggiungono le cascate.
Ci dirigiamo verso Ornavasso per poi proseguire verso Domodossola.
Da qui si seguono le indicazioni per la Val Formazza e poi per le cascate del Toce.
La strada e' bella, a tornanti e quando appare la cascata si rimane assolutamente abbagliati.
E' enorme.
Proseguiamo fno in cima dove lasciamo la moto e ci avviciniamo al salto d'acqua di 143 metri.
Lo spettacolo è paurosamente bello.
Facciamo la foto dal parapetto costruito appositamente e poi scendiamo sulle rocce vicino all'acqua.
Cascate del Toce |
Pranziamo al bar nella piazzetta, riprendiamo la moto e scendiamo a valle.
Lasiamo la moto al primo parcheggio e passeggiamo fino ad arrivare sotto la cascata.
Il panorama è magnifico ed essendo un giorno feriale c'è poca gente e si può godere solo del rumore dell'acqua.
Felice di aver mostrato questo luogo al mio Ricky rimontiamo in sella e tranquilli tra le mucche ce ne ritorniamo a casa.
Nina ci accoglie a grandi leccate, felice che siamo tornati da lei.
Il 10 agosto una turista russa perde la vita cadendo dalla cima della Cascata del Toce.
Val Maggia e Lago sambuco , Settembre
Nel mese di settembre ci prendiamo una domenica per fare un giro consigliatomi tempo fa dal mio papa'.
E ce ne andiamo in Svizzera.
Partendo in tarda mattinata, come ci contraddistingue, ci dirigiamo verso Luino, Maccagno ed entriamo in Svizzera passando per Zenna. Costeggiando il lago Maggiore arriviamo a Locarno e proseguiamo per Ascona.
Puntiamo verso la Val Maggia desiderosi di raggiungere il lago Sambuco e quello di Naret.
La strada è bellissima, il fiume sotto di noi crea picoli laghetti di montagna in mezzo a rocce bianche e l'acqua è cristallina.
Ponte Brolla |
Ne approfittiamo per fermarci a pranzo e curiosiamo nei dintorni.
Come sempre succede a due esploratori disorganizzati, troviamo il Grotto America.
Un ristorantino tra le rocce, caratteristico e vista fiume.
Si sta benissimo, mangiamo da dio, salumi e fonduta di formaggio e beviamo vino.
Il posto ci piace tantissimo e finito il pranzo ci sdraiamo sulle rocce e pucciamo i piedi nell'acqua gelida.
Quasi ci dimentichiamo che avevamo stabilito un itinerario, ma decidiamo di prenderla con calma e provare a raggiungere comunquea almeno il Lago Sambuco.
La strada è libera e partiamo.
Entriamo in val Formazza in direzione di Fusio.
Lago Sambuco |
Dopo un ora non siamo ancora arrivati.
Ricky comincia ad innervosirsi... ma dato cha a noi mancano sempre 100 metri, lo convinco ad andare avanti e prendiamo la decisone giusta.
Da li a poco raggiungiamo la diga del lago Sambuco e il paesaggio e' a dir poco meraviglioso.
Purtroppo, anche se il Naret e' a solo 12 km, non ce la sentiamo di continuare dato l'ora tarda e rincasiamo.
Anche questa volta la decisione presa è giusta, sopratutto perchè usciti dalla Svizzera sbagliamo strada e ci ritroviamo dal lato sbaglaito del lago Maggiore.
Lago Sambuco |
Arriviamo nella nostra Bodio ormai a sera inoltrata con alle spalle l'ultima gita della stagione e promettendoci di rifare la gita l'anno dopo cercandi di arrivare fino al Naret.
O meglio..... chiedendo al mio biker di portarmi l'anno successivo.
Notizia che lui ha accolto con estrema serenità..... sperando ovviamente che in un anno io me ne possa scordare.
Sara e Ricky
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